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Il Sole 24 Ore

L’agroindustria guarda ai mercati mediterranei ... Made in Italy. Fiere di Parma studia una nuova formula a partire dal 2008... L’industria alimentare gioca la carta delle fiere per consolidare l’eccellenza della tavola italiana. Al centro della strategia di promozione del cibo made in Italy ci sono Fiere di Parma e Federalimentare, titolari del marchio Cibus, ovvero della più importante rassegna europea interamente dedicata alle produzioni agroalimentari italiane. Cibus Parma è biennale e s svolge negli anni pari. Ora però - anticipa al “Sole-24 Ore” l’amministratore delegato di Fiere di Parma Ugo Calzoni (in passato è stato anche direttore generale dell’Ice) - siamo alla vigilia di una svolta. Domani nel nuovo centro fieristico romano sarà “la prima volta” di Cibus Roma (organizzato sempre da Fiere di Parma e Federalimentare), un evento molto atteso e concepito pensando alle specificità del mercato centro-meridionale e alle caratteristiche dei consumi alimentari di una città come Roma. La Capitale, con mille ristoranti e 500mila quintali di pasta consumati annualmente, rappresenta un mercato unico per capacità di crescita e attenzione alla qualità del prodotto. Cibus Roma è in calendario fino a lunedì 16 aprile (domenica 15 è prevista l’apertura al pubblico, nei restanti giorni l’ingresso sarà riservato agli operatori).
Per il momento Cibus Roma è considerato “un test”, benché abbia già raccolto in tempi record - il contratto è stato firmato a fine gennaio - l’adesione di 750 aziende espositrici e occupi una superficie di 25mila metri quadrati. Ma se l’evento avrà successo potrebbe trasformarsi in un appuntamento fisso, magari con il coinvolgimento della Fiera di Roma, che potrebbe non limitarsi al solo affitto di spazi espositivi. “Ma queste valutazioni saranno oggetto del dopo salone”, precisa l’amministratore delegato.
La seconda svolta, spiega Calzoni, riguarda il Cibus Med, che in precedenza si svolgeva a Bari negli anni dispari, per non sovrapporsi con l’edizione emiliana e che, dopo la scadenza del contratto 2005, è stato congelato da Fiere di Parma (l’edizione 2007 non ci sarà).
“Per il Cibus Med - dice Calzoni - è in corso un profondo ripensamento, finalizzato però non al ridimensionamento della manifestazione, ma al suo potenziamento, per rafforzare l’egemonia della tavola italiana in tutta l’area del Mediterraneo”. Secondo Calzoni, la vecchia formula di Cibus Med aveva esaurito la spinta propulsiva e ora s’impone la ricerca di nuove soluzioni. L’idea a cui sta lavorando il manager bresciano, a braccetto con Federalimentare, è quella di lanciare un Cibus Med itinerante, che sbarchi ogni anno nelle capitali del Mediterraneo: Bari, Napoli, ma anche Algeri, Tunisi, Cannés, per arrivare fino a Istanbul. “Sentiamo la necessità - dice ancora Calzoni - di avviare una rivisitazione del Cibus Med in una prospettiva che guardi a tutte le economie del Mediterraneo e che esalti le qualità dell’alimentare italiano”.
Calzoni è pronto a sedersi anche subito a un tavolo con la Fiera del Levante di Bari per avviare un confronto sul riposizionamento di Cibus Med. Tornando al Cibus Roma, va aggiunto che nèi prossimi 4 giorni il salone capitolino vedrà sfilare il meglio della produzione agroalimentare nazionale. Sono previsti anche numerosi eventi fuori salone, a partire dal maxi-ricevimento di questa sera all’Ambasciata francese, a Palazzo Farnese, dove tra vini (rossi italiani), prosciutto (di Parma) e formaggio (parmigiano) andrà in scena un ricco antipasto della nuova rassegna.

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