02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

L’alimentare cerca nuovi spazi in Russia ... Prodotti del made in Italy sugli scaffali Auchan - Domani il Vinltaly-Cibus... Il made in Italy alimentare lancia la propria campagna di Russia. Ha preso avvio ieri la settimana di iniziative per promuovere i prodotti alimentari italiani sul mercato russo. Iniziative che culmineranno domani in Vinitaly-Cibus la manifestazione realizzata in partnership fra le fiere di Verona e di Parma che sarà inaugurata dai ministri dell’Agricoltura di Russia e Italia, Alexei Gordeyev e Paolo De Castro.
Ma il via alle kermesse targate made in Italy è stato dato ieri dal ministro italiano che ha avviato a Mosca l’operazione-Auchan. Per dieci giorni i prodotti alimentari di 140 imprese made in Italy saranno sugli scaffali di uno dei 12 punti vendita che la catena commerciale francese vanta a Mosca. “Ma siamo convinti che l’esperienza non si concluderà con la sola presenza sugli scaffali -ha detto il ministro per le Politiche agricole -. Coordinati da Buonitalia (l’agenzia del ministero per la promozione dei prodotti alimentari all’estero), già sono stati avviati i contatti fra diversi importatori russi e le aziende italiane. E speriamo che la visibiità sugli scaffali si traduca presto in rapporti commerciali duraturi”.
“Con queste iniziative di promozione del made in Italy, Auchan intende dare un contributo concreto alla crescita dell’export italiano” ha commentato il presidente e ad. di Auchan, Benoit Lheureux. L’iniziativa con Auchan segue quelle analoghe già messe in piedi dai produttori italiani in vari Paesi. “A partire dai “flag store” aperti da Crai in Cina - ha aggiunto De Castro - proseguendo per le iniziative di Coop Italia in Svezia, Conad in Giappone cui si aggiunge l’iniziativa promossa da Veronafiere con la catena Ìsetan, si sta affermando una sorta di modello-Italia in chiave distributiva. E cioè non disponendo di grandi compagnie italiane con una capillare presenza all’estero stiamo percorrendo la strada delle partnership con gli operatori proprio per allargare la nostra presenza all’estero”.
E che quello russo sia uno dei mercati strategici per i prossimo futuro è testimoniato dai numeri. Mosca ha importato lo scorso anno prodotti alimentari made in Italy per 282 milioni di euro (+21%) e per il 2007 punta a sorpassare la soglia dei 300 milioni. Prodotto di punta è il vino che, dopo aver registrato nel 2006 un tasso di crescita del 30% in valore raggiungendo quota 41 milioni di euro, ha messo a segno una partenza sprint anche nei primi due mesi del 2007: le vendite di vino italiano in Russia hanno già raggiunto gli 8,6 milioni di euro con una crescita dell’81,2% rispetto ai primi due mesi del 2006. Un contributo importante per rafforzare la presenza all’estero del vino italiano negli ultimi anni è venuto da Vinitaly, la manifestazione clou realizzata dalla Fiera di Verona.
“In Russia siamo giunti al quarto anno di attività - ricorda il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - che si aggiungono ai 10 anni di presenza a Shanghai e ai 5 negli Usa. Ma non ci fermeremo qui, e stiamo studiando nuove tappe anche in Vietnam e in Corea”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su