02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Ogm, Pecoraro contro De Castro ... Biotecnologie. Nel mirino il Lavoro del Comitato che riunisce gli esperti di entrambi i ministeri. Polemica sui test l’Ambiente chiede il blocco, no dell’Agricoltura... C’è anche il capitolo delle agrobiotecnologie ad agitare le acque del Governo. È di ieri, infatti, un duro botta e risposta tra i ministri dell’Ambiente e delle Politiche agricole. La materia del contendere è la ripresa dei test in campo degli Ogm dopo anni di black out (si veda “il Sole-24 Ore” del 12 maggio2007). Ad aprire il fuoco è Alfonso Pecoraro Scanio: “Ho notizia - dice - che i protocolli per avviare le sperimentazioni saranno revocati. So che il Mipaaf (ministero delle Politiche agricole, ndr) ha deciso di ritirarli sapendo che ministero dell’Ambiente comunque li avrebbe bocciati”. Perentoria la replica del collega Paolo De Castro: “Sugli On la linea non cambia e resta improntata alla massima precauzione”.
Che le biotecnologie fossero un argomento di forti divisioni, è noto. Meno palese, invece, è la frattura trai due dicasteri dal momento che protocolli con le regole per sperimentare alla luce del sole le varietà Ogm, sono stati messe a punto da un Comitato nel quale lo stesso ministero dell’Ambiente ha nominato due esperti (altri due sono espressi dalle Politiche agricole e altri sei dalle Regioni). “Questo Comitato - spiega De Castro - ha dato parere favorevole ai protocolli tecnici operativi per la gestione del rischio delle singole specie Ogm nonché alla proposta di decreto del ministro delle Politiche agricole, tutti inviati al ministero dell’Ambiente, autorità competente nazionale in materia di Ogm, per il parere preventivo”.
De Castro, dunque, che aveva già annunciato l’avvio delle sperimentazioni su nove varietà, torna a spiegare che la decisione è frutto di un lavoro condiviso. “Il ministero dell’Agricoltura - sottolinea - non si è svegliato all’improvviso. Con i tecnici dell’Ambiente e delle Regioni ha individuato precise e stringenti indicazioni per la gestione dei campi sperimentali presso siti pubblici, individuati dalle autorità regionali o provinciali competenti, consentendo di garantire nel corso degli anni la tracciabilità delle diverse pratiche colturali predisposte e disponendo di informazioni scientifiche aggiornate”.
Per il Mipaaf si tratta di una procedura “unica nel suo genere a livello comunitario che consente una più attenta valutazione del rischio caso per caso”. Per questo De Castro “non ritiene di dover revocare o ritirare i protocolli, che hanno seguito una procedura assolutamente limpida e concordata anche con le Regioni, fermo restando che il ministero dell’Ambiente può scegliere di respingerli”. Il braccio di ferro, insomma, è partito. Anche perché, se il dicastero di Pecoraro Scanio è l’autorità competente nazionale sugli Ogm, sulle sperimentazioni le normative gli assegnano solo un parere consultivo.
E mentre resta appeso a un filo il futuro delle sperimentazioni su olivo, pomodoro, melanzane, vite e kiwi, riesplode la polemica tra favorevoli e contrari. “Con lo stop ai protocolli - affermala Coldiretti - sono salvi dai rischi di contaminazione i prodotti base della dieta mediterranea”. Sul fronte opposto il direttore di Assobiotec, Leonardo Vingiani, si dice “sconcertato che il ministro dell’Ambiente bocci provvedimenti che lui stesso ha contribuito a scrivere”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su