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Il Sole 24 Ore

Industria a difesa dell’alimentare ... Made in Italy. La qualità è garantita… La qualità dell’agroalimentare made in Italy non ha un difensore privilegiato. È su questa linea che si inseriscono i commenti alla manifestazione di oggi a Bologna, organizzata dalla Coldiretti. Tema: la difesa della qualità italiana e una dura critica al ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, reo, secondo l’organizzazione guidata da Sergio Marini, di latitanza davanti ai temi dell’agroalimentare.
“E una manifestazione che non serve all’agricoltura italiana, anzi rischia di indebolire il settore”, dice senza mezzi termini il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi. “L’agroindustria - spiegano invece in Federalimentare - che continua a trasformare il 70% della materia prima agricola italiana, ha un ruolo primario nella promozione e nella salvaguardia della produzione nazionale, da sempre identificata nel mondo con l’eccellenza qualitativa e lo stile di vita e la dieta mediterranea. Una qualità - sottolineano alla federazione di Confindustria - che non può essere garantita se non da un approccio di filiera. Solo attraverso una politica di concertazione tra le varie parti è possibile trovare soluzioni che difendano il made in Italy agroalimentare, categoria per categoria, senza eccessive erga omnes”.
Sulla necessità di concertazione e dialogo si inserisce anche Politi: “C’è da sviluppare - rilancia il presidente della Cia - un confronto sereno e costruttivo che tutte le altre componenti della filiera, dalle organizzazioni professionali alle cooperative, dai sindacati all’industria, stanno portando avanti con grande senso di responsabilità”. Nel merito dei temi sul tappeto, il presidente di Federalimentare, Gian Domenico Auricchio, ricorda che proprio questo interesse al made in Italy ha guidato il ministro De Castro nella ricerca dell’accordo risolutivo nel confronto sulla riforma dell’Ocm ortofrutta a Bruxelles. “Federalimentare rimarca il fatto che l’intesa raggiunta, sottoscritta da undici soggetti della filiera, dimostra la volontà di tutti ad operare nel segno della concertazione per evitare al settore contraccolpi negativi, confermando una scelta a favore dell’aggregazione dell’offerta, della trasparenza e del mercato e della qualità”.
Nel riconoscere al ministro De Castro di avere inserito in Finanziaria misure “molto interessanti per la competitività del settore”, Federalimentare evidenzia che “rimane ancora molto da fare. Per questo il sistema associativo continuerà a porre al Governo le sue priorità, sollecitando la prossima attuazione di tutti i provvedimenti contenuti nella Finanziaria 2007, in particolare quelli relativi alla promozione all’estero, alla ricerca e innovazione senza soglie nè condizioni particolari, come per il disavanzo da fusione limitato ai 5 milioni di euro”.
Un riconoscimento alla linea italiana di alleanze nel confronto europeo sulla riforma dell’Ocm vino arriva invece dal presidente di Federvini, Piero Mastroberardino: “Il nostro obiettivo è recuperare valore sui mercati extra-Ue. Per questo servono risorse per la promozione e l’educazione del consumatore. Qui è fondamentale allora il confronto all’interno della filiera”.

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