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Il Sole 24 Ore

Operai dal Sudamerica per la vendemmia 2007 ... Forte carenza di manodopera... Scalpita il popolo della vendemmia. Che quest’anno si presenta precoce nei tempi, con volumi di vino stimati in calo del 5% rispetto ai 50 milioni di ettolitri del 2006 (focus Ismea-Unionvini) e con vendemmiatori dal passaporto internazionale. Per la precisione ecuadoregni e peruviani. “Persone serie che già con la “vendemmia verde” hanno dimostrato di possedere ottima conoscenza delle pratiche viticole”, dichiara Massimo Bernetti, presidente della vinicola Umani Ronchi di Osimo.
Accade infatti che l’azienda marchigiana (230 ettari, 60addetti fissi, 48 milioni di bottiglie per 77% esportate), a corto di personale per la vendemmia (“ce ne servono più di cento”, spiega Bernetti) si sia rivolta all’agenzia spagnola “Terra Fecundis” che ha reclutato a suo nome una squadra di operai agricoli sudamericani, mandandoli poi a lavorare all’Umani Ronchi. Della partita sarebbe anche la “Cooperativa agricola moderna” che fa capo alla Moncaro, altro grande nome dell’enologia marchigiana. Il contratto utilizzato - avverte l’agronomo dell’azienda di Osimo, Luigi Piersanti - rientra nella “fornitura di lavoro temporaneo”, è coerente con il contratto nazionale agricoltura e rispetta i vincoli Ulu (unità lavorativa uomo) che fissa il numero delle persone assumibili. Da parte sua “l’azienda versa fino al 13% in più della paga base, dà l’alloggio ma è libera dai vincoli burocratici. In più si affida a persone competenti”, conclude Piersanti.
Per il responsabile delle politiche del lavoro di Coldiretti Romano Magrini “il motivo di fondo che spinge le imprese agricole a cercare altrove manodopera è la carenza di personale. Carenza che in concomitanza con la vendemmia, soprattutto precoce, si fa sentire marcatamente perché molti addetti sono ancora impegnati nel turismo estivo”. Ad ogni modo tanto per Magrini quanto per Roberto Caponi, responsabile del servizio sindacale di Confagricoltura, “in presenza di questo tipo di contratto è bene che l’azienda utilizzatrice faccia attenzione al fatto che l’agenzia internazionale sia riconosciuta dal ministero del Lavoro. In caso contrario si incorre in sanzioni assai gravose”.

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