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Il Sole 24 Ore

Montefoscoli apre ai privati ... Provincia di Pisa cederà il 40% della storica tenuta… Vino e agriturismo binomio perfetto. Due risorse naturali circoscritte capaci di alimentare piacere e creare ricchezza, sicché averne e non sfruttarle commercialmente è un privilegio che nessuno può permettersi. Tanto più se chi le possiede è un ente pubblico in tutt’altro affaccendato e per ciò stesso privo delle necessarie esperienze che la materia richiede.
Lo ha capito bene l’amministrazione della Provincia di Pisa che, proprietaria di una delle più grandi e belle tenute della stessa provincia - la società Fondi rustici di Montefoscoli, ex Fondazione Gaslini: 600 ettari in un solo corpo coltivati a vigneti, frutteti, boschi e cereali nonché alcune decine di rustici e case coloniche per oltre 15mila metri quadrati -, ha deciso appunto di volere cercare dei partner con cui allearsi per riorganizzare e ristrutturare la proprietà. E quindi rilanciare l’intero territorio.
Di qui il via libera della Giunta provinciale a un bando di gara internazionale (scade all’inizio di settembre), con tanto di inserzioni pubblicitarie sui giornali stranieri dal “New York Times” al “Financial Times”, per cercare “soggetti economici italiani e stranieri qualificati cui cedere il 40% delle quote della Montefoscoli srl”. Il cui valore totale è stato indicato in 18 milioni di euro, sicché l’importo base della gara che verrà aggiudicata all’offerta economicamente più vantaggiosa è stato fissato in 7,2 milioni di euro.
Secondo quanto riferiscono i responsabili dello studio legale Abbagnale di Pisa, che funge da advisor, gli ambiti di maggiore interesse dell’operazione riguardano la valorizzazione della produzione vinicola, la cui superficie vitata oggi di 35ettari potrà essere estesa fino a cento ettari; il ripristino del corpo centrale della fattoria e il recupero del patrimonio edilizio a fini residenziali e turistici.
Per queste ragioni l’auspicio dell’amministrazione è riuscire ad avere come futuri partner un istituto bancario o fondo di private equity in grado di apportare le necessarie risorse finanziarie e uno industriale cui affidare il compito di organizzare lo sviluppo dell’attività vitivinicola. Per questa ragione nel bando è già definito che, dopo l’assegnazione, è previsto lo scorporo della Srl in due nuove e distinte società: la Montefoscoli Real Estate, cui conferire i complessi immobiliari, e la Montefoscoli Agricola.
Ma non è tutto. Perché una volta definiti gli ambiti operativi e i piani di investimento, si passerebbe alla seconda fase dell’operazione. Questa per quanto riguarda la società immobiliare prevede il ridimensionamento se non addirittura l’uscita totale dell’attore pubblico a favore del socio privato. Tale dismissione però potrà avvenire solo in presenza di sufficienti garanzie sul fatto che il nuovo proprietario porti a compimento il piano di investimenti programmati. Per quanto concerne la nuova società agricola, da una prima valutazione si stima che tali investimenti possano aggirarsi sui 700mila euro per ampliare l’arèa vitata e per il recupero dei poderi con 40 posti letto da avviare all’attività agrituristica.

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