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Il Sole 24 Ore

Prosecco a prezzi da champagne ... Impennata dei listini (+120%) sostenuta da una forte richiesta... Il Prosecco emulo del grano duro? I vignaioli di Conegliano e Valdobbiadene, se possono, evitano di fare parallelismi con il cereale, ma non riescono a nascondere l’inquietudine determinata dalla turbolenza dei listini che ha spinto i vini della Marca trevigiana su valori mai visti prima: ieri il Prosecco Doc è stato scambiato a 2,10 euro/litro contro 1,6 euro di un anno fa, ma ancora di più ha fatto il prodotto Igt, che ha chiuso a 1,2 euro rispetto a 0,55 euro del 2006. Non che altrove, nella Penisola, la situazione sia meno tesa. Incrementi si segnalano un po’ dovunque, con percentuali oscillanti dal 10-15% del Verdicchio, Moscato e Sangiovese al 20-25% degli autoctoni siciliani, piemontesi, Lambrusco e Carignano sardo, fino al 30/40% del Valpolicella. È però un tatto che tra tutti questi a emergere sia il Prosecco. I cui prezzi da inizio vendemmia non hanno smesso di crescere, al punto da accumulare un più 120 per cento per il prodotto Igt. La motivazione di fondo di questo trend è, nei fatti, la stessa degli altri vini, ovvero la scarsa produzione di quest’anno. Che Unione italiana vini e Assoenologi collocano sotto il tetto dei 45 milioni di ettolitri, rispetto ai 52 del 2006. Nel caso del Prosecco, però, “al calo produttivo dell’8% circa - osserva Antonio Motteran, direttore generale della Carpenè Malvolti di Conegliano - si sono aggiunte altre valenze che attingono alla forte domanda in atto sia sul mercato interno e, ancora di più, su quelli internazionali”.
Una tesi condivisa da Gianluca Bisol dell’omonima azienda di Valdobbiadene, il quale osserva che “il successo del Prosecco nel mondo poggia su valori riconducibili a qualità e piacevolezza aromatica del prodotto, che rendono le sue bollicine uniche nel panorama spumantistica e molto competitive rispetto allo Champagne”.
Con 50 milioni di bottiglie il Prosecco Doc e almeno 100 milioni il Prosecco Igt, oggi è proprio la seconda voce a registrare la richiesta più copiosa. Il presidente del gruppo La Gioiosa, Giancarlo Moretti Polegato, dice: “La forte domanda del Prosecco a livello mondiale ha spinto molti spumantisti di altre regioni a creare una propria linea di Prosecco. Che però è solo Igt, in quanto il prodotto Doc deve essere imbottigliato obbligatoriamente in zona”. Di qui l’impennata del 120 percento. E non è certo che sia finita.

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