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Il Sole 24 Ore

“Tutto esaurito” sui colli friulani ... L’offerta di rustici è quasi ridotta a zero e le quotazioni sono fuori mercato... La colline si animano durante i fine settimana e le feste comandate quando i turisti austriaci oltrepassano la frontiera per trascorrere qualche giorno sui Colli orientali friulani. Si mangia “come a casa” e soprattutto si beve bene: Malvasia, Picolit, Pignolo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Ribolla gialla. Schioppettino, Tazzelenghe, Tocai Friulano, Verduzzo Friulano, solo per citare i vitigni autoctoni dei qua il disciplinare di produzione dei Colli orientali Friuli vanta il maggior numero in Italia. In alcuni casi sono li dai tempi dei romani. L’ambito geografico e disciplinare Doc è quello che disegna un semicerchio il cui raggio misura fta i 20 e i30 km intorno ad Udine, da nord toccando i territori di Tarcento, Nimis, Povoletto, Attimis, Faedis, Torreano dirigendosi verso est, cotmprendendo Cividale, San Pietro al Natisone, Prepotto e a sud e sudovest Premariacco, Butrio, Manzano, San Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo.

Il prodotto più richiesto sull’esiguo mercato delle seconde case è, come sempre in campagna, il rustico. “Se consideriamo la zona specializzata nella produzione della seggiola, intorno a Butrio. Manziano, Corno di Rosazzo - dice Edi Beltramini titolare dell’immobiliare omonima-, l’offerta di rustici è quasi ridotta a zero, chi ha non vende e i prezzi sono fuori mercato: qualche anno fa ho venduto un rustico con vigna a 700mila euro”. Le case di campagna sono più numerose nella valle del Natisone, precisa Tiziano Vezzi, titolare di La Loggia immobiliare: “Ma anche in questo caso è impossibile soddisfare la domanda. Se sono da ristrutturare, il budget necessario per l’acquisto è fra 150 e i 180mila euro: quando sono sistemate ci vogliono sino a 400mila euro”. Sei il settore della sedia, che ha profonde radici in queste terre, è in crisi con pesanti ricadute sulla compravendita di prime case quello del vino funziona bene ed esercita il suo fascino sul turismo. Negli ultimi anni è stato anche avviato un progetto di recupero del patrimonio genetico dei principali vitigni autoctoni del territorio. Cividale del Friuli è il capoluogo enologico della zona. Nel suo territorio, una piccola azienda agricola composta da casa di campagna, dependance, cantina, vigne prima del 2001 valeva quattro miliardi di lire. Oggetti di questo tipo, ricercatissimi dalle aziende vitivinicole - sono introvabili per i privati. Va meglio la ricerca di case in centro: “A Cividale, dal bellissimo centro medievale - spiega Antonella Cantone, titolare di Promissio immobiliare - gli appartamenti nuovi e sino a cinque anni sono quotati 1.500-1.700 euro al mq. Quelli nel centro storico, medievale e afflitto dalla mancanza di parcheggio, arrivano a 2.000-2.500, anche 3mila euro”. In questa località comprano soprattutto austriaci e tedeschi. I paesi dei dintorni, come Remanzacco o Presotto sono abbastanza richiesti: le case costano il 20-30, anche 50% in meno. “Alcuni nuclei storici sono caratteristici - precisa Andrea Ghiretti, socio di Hinterland - ma non medievali come Cividale e questo fa la differenza. Inoltre, più si va verso la frontiera, più si risparmia, ma si hanno meno servizi”. Molto bello il paese di Cormons dove, precisa ancora Tiziano Viezzi: “in centro si acquista a 2mila curo al mq”. Scendendo verso sud, a San Giovanni al Natisone, il mercato è lento: una villetta si acquista a a 50mila euro. Tarcento, a nord, è mercato di seconde case piuttosto dinamico. L’usato vale 900-1.000 euro ai mq e il nuovo, appartamento e casa indipendente, 1.300-1.400 euro.

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