Il Sole 24 Ore

Due italiani nella top ten ... L’anno scorso aveva vinto un italiano: secondo gli esperti di “Wine Spectator”, forse la più autorevole rivista di settore al mondo, il vino migliore del 2006 era stato il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova, annata 200l di Casanova di Neri. Quest’anno l’ha spuntata un francese, il Chateauneuf-du-Pape 2005 di Clos des Papes (col punteggio di 98/100), ma l’Italia ha ottenuto un quarto e un settimo posto, con, rispettivamente, il Tignanello 2004 della Marchesi Antinori e l’Ornellaia 2004 della Tenuta dell’Ornellaia. Gli esperti della rivista americana hanno degustato per quest’anno oltre l5mila vini.
Quattro i criteri di selezione: qualità (rappresentata dal punteggio assegnato), valore (prezzo), disponibilità (produzione) e un “fattore x” che i giornalisti di “Wine Spectator” definiscono “excitement” (letteralmente, esaltazione). Gli altri 90 vini della classifica della rivista americana, stilata dal 1988, si conosceranno nei prossimi giorni. Immediata la reazione di Coldiretti: “L’inserimento di due vini italiani nella “top ten” la dimostrazione del successo della viticoltura e dell’enologia italiana nel mondo”.
Nel periodo tra gennaio e luglio le esportazioni di vino made in Italy sono cresciute in tutti i continenti, con incrementi in valore del 6% negli Usa (nonostante la debolezza del dollaro) e del 14% nell’Unione europea, che rappresentano i principali clienti. Ad aumentare - ha ricordato Col diretti - sono state anche le esportazioni sui mercati emergenti con un rialzo del 6% in Giappone, del 7 % in Cina e del 20% in India. Il vino è la principale voce dell’export agroalimentare nazionale e trova negli Usa il primo mercato extracomunitario di sbocco, con un quarto del valore totale delle esportazioni.
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