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Il Sole 24 Ore

“Fiere, sinergie o perdono tutti” ... Rho-Pero deve sforzarsi di fare sistema - Nel 2008 sede a Venezia. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere... Internazionalizzazione. Potenziamento delle fiere energetiche. Sfida al gigante Fiera Milano. Costruzione di un nuovo padiglione e nuova sede stabile per la controllata Fiera di Venezia. Parla a tutto campo, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. Il 2007 stato un anno decisamente positivo per l’ente scaligero, che ha visto crescere il fatturato a 72 milioni di euro, con 600mila metri quadrati di spazi espositivi venduti, 14mila espositori totali in 38 manifestazioni organizzate, e oltre un milione i visitatori. “Per fare una comparazione - spiega Mantovani - Fiera Milano, da calendario, ha fatto 79 manifestazioni. Bologna 31, Rimini 30”.
A proposito di Milano. C’è chi accusa l’ente milanese di gigantismo e della conseguente esigenza di cannibalizzare le fiere di territorio per riempire gli immensi spazi espositivi di cui dispone il nuovo Polo esterno.
Mi limito a fare un ragionamento generale: quando si fanno le fiere più per imitazione che per indagine di mercato, per new business, si rischia spesso di far “saltare” sistemi locali collaudati da anni e relativo indotto. Faccio un esempio. La più grande fiera del settore ortofrutticolo e florovivaistico si svolge in Germania. Ed è un paradosso, perché l’Italia è il principale paese produttore. Il punto però è che non ci siamo mai messi d’accordo. Così, tra i litiganti, la manifestazione è finita all’estero. In sostanza: Fiera Milano è certamente un player importantissimo, ma dovrebbe sforzarsi di giocare più in sinergia con il sistema.
Il 2008 sarà l’anno del 110° anniversario di Veronafiere e della trasformazione dell’ente in spa. Il comparto fieristico vive però una congiuntura caratterizzata da un forte eccesso di offerta. Temete contraccolpi?
No, siamo fiduciosi. È vero che il settore sta crescendo in media dell’1% annuo, ma negli ultimi tre esercizi noi siamo cresciuti dell’8-9, in controtendenza. Il 2008 sarà anzi l’anno dello sviluppo del settore dell’energia. Subito a gennaio ci sarà Progetto Fuoco, dedicato al sistema di riscaldamento nell’abitare. Mentre a maggio ci sarà SolarExpo sulle energie rinnovabili. Se consideriamo il salone dell’energia che si svolge all’interno di Fiera Agricola, probabilmente siamo già oggi il polo fieristico più importante nella filiera energetica. Una leadership che si affianca a quella sull’agroalimentare (Vinitaly, Fieragricola e Eurocarne) e sul construction (Samoter e Marmomacc).
Con un occhio attento all’internazionalità.
Certamente. Solo nel 2007 abbiamo registrato un incoming del 20% per le fiere internazionali, con punte di eccellenza su Marmomacc del 40%, mentre su Vinitaly abbiamo avuto quasi 40mila operatori stranieri. Viceversa, abbiamo un outgoing di ben 21 eventi organizzati all’estero. Dal Vinitaly world tour al Vinitaly Cibus China organizzato in sinergia con Fiera di Parma (indiscrezioni parlano di un possibile trasferimento di Cibus dalla città emiliana a Verona, ndr), che ha permesso di portare in Cina il made in Italy agroalimentare in un unico pacchetto.
L’impressione è quella di un cambio di fase nel mercato fieristico: dal semplice evento consumer ad un incremento del B2B?
È così. Oggi la competizione non si fa più sugli spazi espositivi, magari bellissimi ma che rischiano di restare vuoti, bensì sul know how fieristico. Il nostro punto di forza è che gestiamo direttamente 15 manifestazioni, più gli eventi all’estero. In sostanza: più del 50% delle nostre fiere e circa l’80% del fatturato. E questo ci permette di meglio gestire la domanda delle imprese. Intercettare le loro aspettative in chiave di marketing e servizi.
Altro obbiettivo per il 2008: la sede stabile della controllata Fiera di Venezia.
Su Venezia abbiamo presentato qualche settimana fa un piano industriale che punta a rinforzare la compagine sociale, coinvolgendo il comune di Venezia e la regione attraverso Veneto Sviluppo. Ma nel 2008 si porrà anche il problema della sede stabile. La location sarà probalilmente Marghera, in un’area post industriale importate. Dove a fianco di un polo congressuale d’eccellenza, si potrà sviluppare un polo fieristico di nicchia con forte capacità di penetrazione nel comparto.

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