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Il Sole 24 Ore

Un fiorentino tra i grandi sommelier ... Andrea Gori. A 34 anni è arrivato al secondo posto al campionato europeo... È appena salito sul podio europeo dei sommelier ed è già tornato a bottega. Orgoglioso di essere “un ristoratore di quarta generazione”. Andrea Gori è il biologo fiorentino di 34 anni che, dopo una durissima finale, si è piazzato al secondo posto in quello che è considerato il campionato europeo del settore.
Il riconoscimento di secondo “Miglior sommelier comunicatore del vino e del cibo” è stato conquistato a Londra all’Hotel Hilton di Park Lane. La giuria era composta da produttori come il piemontese Angelo Gaja e da altre personalità del vino come Terenzio Medri, presidente dell’Ais, l’Associazione italiana sommeliers e della Wsa, quella mondiale. Il “naso” fiorentino, indaffarato nel ristorante trattoria “Da Burde” a Firenze, non ha difficoltà ad ammettere di “essere arrivato tardi al mestiere. E ai nostri 120 commensali non offriamo nouvelle cuisine, ma la vera e tradizionale cucina toscana, con la classica fiorentina e la minestra di farro”. Nel senso che, prima, ha preso una laurea in biologia all’Università di Firenze, poi ha fatto il ricercatore per un triennio passando quindi alla consulenza. Solo versoi trent’anni, dopo aver sposato una programmatrice tedesca di nome Jessica che gli ha già dato due maschietti dai nomi impossibili, ha cominciato il percorso che lo ha portato sul podio londinese.
“Tutto è iniziato - ricorda mentre dà disposizioni per organizzare la sala - con il classico corso da sommelier che ho fatto a Prato e non a Firenze, per questioni di comodità logistica”. Gori rappresenta, non solo come anagrafe, una new breed di sommelier: “Oltre al “naso” ho curato in maniera particolare la cantina del locale, gli acquisti, la selezione dei fornitori e tutto il resto”. Ma accanto alla scelta professionale, ha giocato moltissimo la passione: “Non mi prenda per matto, ma sono molto orgoglioso di aver lanciato la “degustazione del neonato” che ha fatto il giro di tutti i blog”.
E, di fronte al cronista attonito spiega: “Sì, ho analizzato mio figlio Keno, appena nato, con gli stessi criteri che si utilizzano con un grande cru. E stato un successo. Almeno su internet”. Non per niente, oggi Gori parteciperà a una giuria per premiare i cocktail al cioccolato.

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