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Il Sole 24 Ore

Fiere, Parma dice no alla Regione ... Esposizioni. Solo Rimini e Bologna aderiscono al piano dell’Emilia-Romagna... Parte zoppo il sistema fieristico regionale dell’Emilia Romagna. Arriva il sì da Rimini e Bologna, ormai vicine all’intesa, mentre Parma si sfila e sigla un protocollo con Verona. A chiamare a raccolta i vertici dei quartieri, in occasione della presentazione del calendario degli eventi espositivi 2008 ricco di 107 manifestazioni, è stato ieri l’assessore alle Attività produttive, Duccio Campagnoli.
Il suo obiettivo è “integrare in rete” i diversi enti per dare vita a un polo in grado di competere, per ricavi e dimensioni, con il concorrente Fiera Milano. Insieme Parma, Bologna e Rimini avrebbero un giro di affari superiore ai 250 milioni di euro e una superficie espositiva coperta vendibile di 430mila metri quadrati.
La Regione ha già compiuto il primo passo verso l’intesa chiedendo agli enti locali (Comune e Provincia), soci di rilievo dei tre quartieri fieristici, di cederle un 2,5% di azioni a testa.
Così l’Emilia Romagna entrerebbe con una quota del 5% nell’azionariato di ogni ente espositivo. L’accordo comprende la sigla di un patto di sindacato di voto tra i soci pubblici.
Comune e Provincia di Bologna hanno già detto sì. “A giorni”, la firma con Rimini.
Silenzio invece dal Comune di Parma, anche per il diverso orientamento politico tra la città emiliana (centrodestra) e la Regione (centrosinistra). Giorgio Orlandini, presidente di Fiere di
Parma, spiega che con Rimini e Bologna “non vedo sinergie”.
Intanto il sindaco della città emiliana, Pietro Vignali, ha messo a punto con il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, un proto collo che prevede strategie comuni tra le manifestazioni del settore alimentare delle due città, Cibus e Vinitaly. Il patto verrà siglato nei prossimi giorni.
In fase avanzata anche la definizione dell’accordo sul fronte industriale tra Rimini e Bologna. Il presidente del quartiere romagnolo, Lorenzo Cagnoni, sta lavorando in modo “serrato” con l’amministratore delegato di BolognaFiere, Michele Porcelli. Il confronto “procede bene”.
Quasi certa l’intesa per iniziative comuni all’estero. Già individuati obiettivi di rilievo che i singoli enti non potrebbero raggiungere da soli, ma che insieme sono “alla nostra portata”. Il 19 marzo Cagnoni si incontrerà con il presidente di Bologna Fiere, Luca Cordero di Montezemolo, poi la parola passerà alle rispettive assemblee dei soci.

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