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Il Sole 24 Ore

Ha 34 anni la regina della Franciacorta ... Francesca Moretti. Gruppo Terra Moretti... Corre tra le vigne nella Franciacorta progettando nuovi vini e sposando la passione per la vita agreste a quella per le grandi cuvée. È Francesca Moretti, secondogenita dell’imprenditore bresciano Vittorio. Una super-sportiva incantata dal jogging e dalla vela, che a 34 anni ricopre diversi incarichi di responsabilità nel settore vini del gruppo di famiglia, Terra Moretti. È lei che si occupa della commercializzazione e della distribuzione dei vini: due milioni di bottiglie vendute e quasi un milione e 900mila bollicine prodotte nel 2007. Faccia pulita, spalle larghe e grande competenza - è laureata in Tecnologie alimentari con indirizzo enologico - è convinta che “il vino italiano abbia la capacità di raccontare la cultura dei luoghi e del paesaggio oltre che il gusto: per questo i distributori esteri devono diventare ambasciatori dei nostri territori, prima ancora che tifosi dei nostri prodotti”.

Negli ultimi tre anni il settore vinicolo Terra Moretti ha registrato un aumento medio del fatturato del 18%, che sale al 32% se si considerano i soli mercati esteri.
La cantina Bellavista, fondata nel 1977, conta 190 ettari di vigne, pari a un decimo del territorio vitato franciacortino, mentre Contadi Castaldi, nata dieci anni più tardi (e diretta da Mario Falcetti), ha differenziato la sua produzione di bollicine puntando al gusto Satèn, morbido, setoso e gradito da un target giovane (“crescendo del 20% ogni anno”, sottolinea Francesca Moretti). Anche la cantina maremmana Petra è in espansione, soprattutto all’estero (+31% nell’ultimo anno), grazie al successo dei vini che Francesca cura in prima persona. Come il Merlot Petra Quercegobbe, studiato insieme all’enologo francese Pascal Chatonnet, esperto di Bordeaux e autore dei famosi vini di Vega Sicilia, di cui al Vinitaly presenterà l’annata 2005.
“Certo, c’è ancora molto da lavorare per portare le cantine al loro massimo potenziale di crescita - riconosce Moretti -. Non bisogna smettere di sognare. È bello pensare che un giorno potremmo acquisire nuovi terreni per coltivare altre uve, magari in Borgogna, la zona ideale per i vini rossi di grande struttura e finezza, che sono quelli che amo di più”.
L’internazionalizzazione del gruppo “non sarebbe solo sotto il profilo enologico”, spiega Carmen Moretti, sorella maggiore di Francesca, amministratore delegato della divisione alberghiera e vicepresidente della holding di famiglia. “Intorno al progetto vinicolo - continua- abbiamo già costruito una serie di attività turistico-alberghiere per richiamare in Franciacorta e in Maremma un turismo elitario: dai golf club agli hotel super-lusso. L’Albereta di Erbusco con il ristorante di Gualtiero Marchesi e il centro benessere di Henri Chenot e il resort L’Andana di Castiglione della Pescaia, aperto in società con il celebre chef Alain Ducasse che qui gestisce anche la sua Trattoria Toscana. Ora non mi dispiacerebbe aprire un altro albergo, sempre all’insegna del bien vivre italiano, magari a Parigi o a Londra”.

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