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Il Sole 24 Ore

Vino, i conti non tornano ... Sulla produzione tra Istat, Agea e cantine i numeri sono divergenti. Inchiesta. Dubbi sulla superficie coltivata: per Eurostat sono 830mila ettari, per Federvini 550mila... È più facile che all’estero sappiano quanto vino gli italiani hanno consumato nei dodici mesi del 2007, piuttosto che in Italia avere due-numeri-due uguali sulla quantità prodotta nell’ultima vendemmia. E questo in un Paese che è al top come produzione, come esportazione, come consumo e, ovviamente, come giro d’affari: Federvini ha stimato una cifra vicina a 11 miliardi di euro: 7,2 miliardi attinenti il mercato domestico e 3,5 relativi all’export di 18,5 milioni di ettolitri.
Accade che a inizio anno l’Istat ha detto che la produzione 2007 si è fermata a 43,8 milioni di ettolitri, in calo rispetto alla vendemmia precedente e comunque tra le più scarse degli ultimi 50 anni. Una ragione tra tante che ha contribuito inevitabilmente a dare una spinta in sù ai prezzi delle uve e dei mosti all’origine. Passano tre mesi e l’Agea (Politiche agricole), corregge il tiro portando l’asticella a 48 milioni di ettolitri. Una differenza enorme che si farebbe meglio a chiarire.
Una cosa di ufficiale è però arrivata, da Parigi. Il direttore generale dell’Oiv, Federico Castellucci, ha infatti dichiarato al Sole-24Ore che la domanda di vino in Italia nel 2007 è ulteriormente diminuita, scendendo sotto 27 milioni di ettolitri, con un’assegnazione pro-capite di 45,2 litri, rispetto ai 45,7 dell’anno prima. Un taglio di 0,5 litri che è molto meno se confrontato con il crollo di 1,3 litri accusato dalla Francia, con la differenza che nell’Esagono si consumano sette litri a testa in più.
A parte questi distinguo, resta il fatto che il vino è tra i prodotti più rappresentativi dell’eccellenza agroalimentare e vetrina del made in Italy nel mondo.
È per fatturato il secondo comparto, dopo il lattiero-caseario, ma è nettamente al primo posto per valori all’export: i 3,5 miliardi del 2007 (+8% sul 2006) ancorché essere un valore da record storico in sè e in termini di saldo commerciale (3 miliardi), pesano per circa il 10% sul totale delle esportazioni alimentari.
Questo spiega la dura reazione avuta dai 250mila operatori (fonte Coldiretti), tra vitivinicoltori (215mila) e imbottigliatori (35mila) in occasione delle recenti truffe accertate (sofisticazione di vino da tavola) e da accertare (vicenda Brunello).
Gli interessi in gioco sono troppo importanti per fare finta di niente.
Il che vale per la rete commerciale di vendita al dettaglio che genera i 7,2 miliardi di fatturato. Di questi 2,5 miliardi (fonte Iri-Infoscan) vengono “battuti” alle casse delle grandi catene della moderna distribuzione, mentre altri 2,6 miliardi sono relativi al vino sfuso veicolato dall’autoconsumo e dagli acquisti fatti in grandi recipienti direttamente presso gli enopoli, mentre il resto dell’imbottigliato viaggia attraverso la ristorazione e altri locali pubblici. Ma c’è anche lo Stato, com’è ovvio, a fare la sua parte, poiché il vino secondo l’Unione Vini genera di sole tasse più di 6 miliardi di euro, mentre altri 1,8 vanno al sistema previdenziale.
Alla base di tutto c’è una ricchezza naturale che è dato dal vigneto la cui dimensione negli
ultimi vent’anni si è ridotto di molto (oltre 250mila ettari perduti, secondo l’Assoenologi), sicché talune fonti parlano di 830mila ettari (Eurostat), altre di 550rnila (Federvini), mentre Coldiretti si colloca a metà con 660mila ettari. Oscillazione che porta a una diversa certificazione dei valori fondiari, che per Unione Vini assommano a oltre 23 miliardi di euro.
Su una cosa le fonti interpellate sembrano concordino, e cioè che il vigneto Italia è troppo parcellizzato. Sebbene i tagli degli ultimi due decenni abbiano modificato il rapporto tra superfici e produzione, per cui delle 250mila aziende viticole, il 78% produce meno di 100 ettolitri (13mila bottiglie da 0,75 cl), il 6% produce tra 100 e 200 ettolitri, il 7% oscilla tra 200 a 500 ettolitri e solo il 2% supera i 5 mila ettolitri.

La carta d’identità del settore in Italia…
La congiuntura
Dati in milioni di ettolitri
Produzione vino 2007
(secondo Istat) 43,8
(secondo Agea) 48,0

Export 2007

per 3,5 miliardi di euro - 18,5
Consumo domestico

per 7,2 miliardi di euro - 26,9
Giro d’affari

10,7 miliardi di euro

La struttura...

Occupati (compresa filiera distributiva) - 1,2 milioni
Ettari vitati - 680 mila
Vini Docg - 36
Vini Doc - 353
Vini Igt - 138

Le vendite...

Principali vini nel Gdo + libero servizio. Dati in milioni di euro
Chianti +Chianti classico - 48,0
Nero d’Avola - 23,0
Montepulciano d’Abruzzo 21,4
Bonarda Oltrepò - 15,3
Muller Thurgau - 15,0
Morellino di Scansano - 12,5
Cannonau - 9,2
Lambrusco - 9,1

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