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Il Sole 24 Ore

Cibus, Germania in vetrina ... Il primo mercato per l’export italiano presente a Parma con 25 aziende... Fiere. Da lunedì 5 maggio a giovedì 8 in programma il 14° Salone internazionale dell’alimentazione... Il mondo del business alimentare converge su Cibus2008, il i Salone internazionale dell’alimentazione che, di scena a Parma fra lunedì 5 e giovedì 8 maggio, debutta in versione infrasettimanale per favorire trasferte e contatti B2B. Catalizzatore di incontri fra il Made in Italy di settore e le più importanti catene della Gdo mondiale, l’evento organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare è un immenso paniere dell’Italian Food - 2.400 i marchi presenti quest’anno - che fa da punto di riferimento per l’export alimentare di qualità:
da 59 nazioni sono in arrivo 450 buyer stranieri, invitati a Parma, con un’operazione di incoming che appoggia su un investimento di 600mila euro, insieme a oltre 2.900 colleghi della grande distribuzione italiana Paese-focus 2008 la Germania, primo partner commerciale dell’agroalimentare nostrano. Sotto la lente di questa edizione anche il pasto fuori casa, fenomeno nutrizionale e sociologico recente: nel giorno di debutto, per una serie di iniziative firmate Fipe (Federazione italiana pubblici esercenti), sono attesi oltre 500 ristoratori e baristi. La ‘Dolce Italia’ sarà altresì in passerella, conio specifico segmento curato da Aidi (Associazione industrie dolciarie italiane), uno dei comparti della più consolidata tradizione nazionale. Rassegna nata nel 1985, Cibus è oggi anche strumento di promozione dell’italianità nel mondo. L’attività di internazionalizzazione (sostenuta da Mincomes, Ice, Mipaf, Buonitalia, Regione Emilia Romagna) da un paio d’anni porta l’evento, in tandem con un altro testimonial d’eccezione, il Vinitaly di Veronafiere, a fare tappa a Mosca (prossima data, 9-11 giugno) e Shanghai (novembre 2008), per un salone congiunto del Food & Wine italiano di qualità. L’export è d’altronde il profilo attuale più vincente, come attestano le cifre di Federalimentare, sigla aderente a Confindustria che con le sue 19 associazioni di categoria rappresenta l’universo imprenditoriale nostrano (quasi 400mila addetti, 6.500 piccole e grandi aziende), secondo comparto nazionale dopo il manifatturiero. Infatti, se il fatturato delle vendite alimentari 2007, che ha raggiunto in miliardi, si è fermato a un +2,7% sul 2006, il giro d’affari sull’estero si è spinto a un +7.2%, fino ai 18 miliardi. Cibus ospita l’assemblea annuale di Federalimentare (martedì 6 maggio), focalizzata fin dal titolo, “Crescere in uno scenario difficile: nuovi consumi, nuovi mercati”, su questa fase delicata di evoluzione: “Con la stagnazione interna - sottolinea il presidente, Giandomenico Auricchio - il nostro futuro è sempre più affidato al successo sui mercati internazionali. L’attuale contesto, pur positivo, è suscettibile di variazioni che solo un anno fa erano imprevedibili. Alcuni fenomeni recenti hanno penalizzato bilanci e immagine: l’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime; l’attenzione mediatica - talora ingiustificata - su temi della sicurezza alimentare; gli effetti negativi di una politica agricola mondiale che non sempre tiene conto delle esigenze di approvvigionamento, oltre all’euro forte e all’impennata del petrolio”.
Il principale sbocco del flusso che va oltre confine è la Germania, che totalizza il 17,7% dell’export alimentare italiano (oltre 3 miliardi), rispetto al 12,3% degli States (2,2 miliardi), e all’11,9% della Francia (2,11).
Così, i tedeschi sono ospiti d’onore a Cibus2008, con una moltitudine di buyer, 25 aziende in fiera, e due distinte aree espositive. L’abitudine, ormai anche italica, al break volante in pausa pranzo sarà a sua volta sotto i riflettori a Parma. Come rileva Fipe, la quota di chi pasteggia fra le mura domestiche negli ultimi dieci anni è calata di sette punti (dall’82 al 74,8% fra 1996 e 2006). Sempre meno per i connazionali il pranzo è il pasto principale de1la giornata (dal 74 al 70%). Dal 1970 a oggi la spesa per i consumi fuori casa è invece cresciuta del 154%, passando da 20 a circa
53 miliardi. In vetrina pure il dolciario, segmento che nel 2007 ha fatturato oltre 10,5 miliardi (dopo il vino, è al top dell’export con una quota del 12%); in fiera oltre 300 espositori di undici Paesi. La logistica è infine uno dei temi trasversali. Il suo peso sul giro d’affari del comparto (3-8%) al centro di un convegno dei Giovani imprenditori di Federalimentare (6 maggio). In fiera verrà distribuito Cibus Daily, quotidiano organizzato dal settimanale di retail Gdoweek.

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