Il Sole 24 Ore

Usa pronti a bloccare l’import di Brunello ... Vino. La misura scatterà il 9 giugno... Ultimatum degli Stati Uniti ai produttori di Brunello di Montalcino: in mancanza di una dichiarazione che provi che il vino sia stato prodotto utilizzando unicamente il Sangiovese, tutte le partite spedite relative alla vendemmia 2003 verranno bloccate in dogana. È questo il contenuto di una lettera che l’Alcohol and tobacco tax trade Bureau (Attb) ha fatto pervenire all’Ambasciata italiana a Whashington e da qui girata a Roma al ministero degli Esteri.
Tornano dunque le nubi a Montalcino, dove rischia di aggravarsi la questione del mitico Brunello, finito un paio di mesi fa nel mirino dei giudici. Il motivo è noto e riguarda il sospetto che alcune aziende imbottigliatrici avrebbero utilizzato uve diverse da quelle prescritte nel disciplinare, vale a dire il Sangiovese grosso. Che dal 1888 è l’unico vitigno permesso per questo vino diventato una bandiera per tutta l’enologia italiana.
Nella lettera dell’Attb si dice che il provvedimento scatterà fra meno di un mese, il 9 giugno. Un tempo che il presidente del Consorzio Francesco Marone Cinzano, in una dichiarazione al Sole-24 Ore, considera sufficiente alle diplomazie dei due Paesi che “al momento sono al lavoro per definire un protocollo d’intesa relativo a una maggiore informazione da parte italiana su tutte le questioni riguardanti l’alimentare”. E proprio io giugno ci sarà una visita di una delegazione dell’Attb a Montalcino.
Secondo altre fonti si apprende che gli Usa avrebbero chiesto i nomi delle imprese coinvolte. Cosa impossibile a farsi, poiché tutta la questione è ancora nelle mani del Procuratore della Repubblica di Siena, Nino Calabrese. Il quale evidentemente non ha ancora completato gli accertamenti dovuti. Accertamenti che peraltro possono essere fatti utilizzando esclusivamente un format di analisi stabilito dall’Oiv di Parigi.
Tutto questo mentre a Montalcino proprio oggi è in calendario l’assemblea dei 200 imbottigliatori associati con all’ordine del giorno lo stato della situazione e la conferma del Consiglio di amministrazione.