Il Sole 24 Ore

Etilometri fermi per il collaudo ... Restrizioni sulla carta... Oggi, nell’ambito del pacchetto sicurezza, è attesa dal Consiglio dei ministri la terza stretta in sei anni contro l’alcol alla guida. Ma i 948 etilometri acquistati dal ministero dei Trasporti per dar forza al giro di vite precedente (quello del decreto Bianchi dello scorso agosto) entreranno tutti in servizio tra almeno un anno. Il laboratorio che dipende da quello stesso ministero (ora confluito nelle Infrastrutture), con tre persone, può verificarne infatti solo poche unità al giorno. L’articolo 379, commi 7 e 8 del
regolamento di esecuzione del Codice della strada impone di sottoporre ogni etilometro a una “visita primitiva” prima di essere messo in servizio e poi a controlli periodici. Una cautela necessaria per la delicatezza degli apparecchi. Tuttavia, l’unico laboratorio abilitato dal regolamento è il Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi (Crspad), che dipende dalla Motorizzazione e ha sede alla periferia Nord di Roma. Qui - come conferma lo stesso sito internet del Crspad - si trovano in giacenza 73 etilometri in attesa di “visita primitiva” (alcuni dei quali arrivati già a novembre
2007) e oltre 200 in attesa del controllo periodico (alcuni dallo scorso febbraio): i tre addetti sono in grado di smaltire una quindicina di esemplari al giorno. A questi tempi vanno aggiunti quelli necessari al trasporto a Roma da ogni parte d’Italia.
Problemi che esistono dagli anni Novanta, quando cominciò l’uso degli etilometri in Italia. Ma si sono aggravati man mano che gli apparecchi in servizio aumentavano e solo di recente - dopo la decisione di rafforzare i controlli antialcol - si parla di inviare rinforzi, che si dice debbano arrivare al Crspad nelle prossime settimane.
Nel frattempo, dovrebbe sbloccarsi il bando europeo per l’acquisto di un banco prove che effettuerebbe le verifiche in automatico; la procedura era stata rallentata dalla mancanza di imprese interessate alla gara.