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Il Sole 24 Ore

Guala Closures verso il delisting ... Opa di Credit Suisse a 4,3 euro ad azione... Un’altra società si prepara a dire addio a Piazza Affari. Credit Suisse, con il supporto di Intesa Sanpaolo, che gioca anche il ruolo di banca fmanziatrice, ha annunciato ieri il lancio di un’offerta su Guala Closures finalizzata al delisting dell’azienda. Non a caso una delle condizioni perché l’Opa sia efficace è che le adesioni siano pari ad almeno i due terzi del capitale. L’offerta verrà promossa a un prezzo di 4,3 euro per azione (10 centesimi in più rispetto al valore di Ipo del novembre 2005) per un esborso complessivo di poco superiore ai 290 milioni. L’offerente è Gel holding srl, controllata da Gel holding sarl, a sua volta nelle mani di Dljmb Over-seas Partners IV, fondo di private equity che fa indirettamente capo al Credit Suisse. Quanto al ruolo di Intesa Sanpaolo, Ca’ de Sass acquisirà entro la data di inizio del periodo di adesione una partecipazione del 20% in Gel Holdings sarl. Allo stato i manager azionisti di Guala, che detengono il 16,27% del capitale, hanno dichiarato di essere pronti ad aderire all’offerta e a reinvestire parte del ricavato in Gel holding sarl. Società all’interno della quale i manager potranno peraltro esprimere tre membri del consiglio di amministrazione, tra i nove preventivati. I patti prevedono, poi, il consenso dei manager per le delibere di particolare rilevanza, e sempre a loro spetterà un diritto di prima offerta nel caso in cui l’azionista di controllo di Gel holding decida di cedere il proprio pacchetto. A loro volta, i manager si sono impegnati a convincere altri dirigenti di Guala a investire nel progetto. Per questo il nuovo assetto azionario del leader dei tappi dovrebbe vedere il Credit Suisse con una quota compresa tra il 65 e il 70%, Intesa con il 20% e i manager con il 10-15%.
La revoca dal listino di Guala è dettata dal fatto che gli investimenti tecnologici previsti e le possibili acquisizioni “potrebbero influenzare negativamente la performance reddituale” della società nel breve periodo, con possibili ripercussioni negative sul titolo. Inoltre “l’Offerente ritiene che una ristretta base azionaria risponda meglio alle esigenze strategiche dell’emittente e consenta maggiore rapidità e incisività nell’attuazione di eventuali decisioni gestionali di ampia portata”.
Nella nota diffusa ieri, l’offerente ha inoltre precisato che è prevista la costituzione di una nuova società lussemburghese, LuxCo sca, che entrerà a far parte della catena di controllo senza avere però alcun impatto nell’assetto di comando. È già previsto, peraltro, che LuxCo faccia ricorso, oltre alle risorse finanziarie proprie, a un finanziamento bancario da 85 milioni messo a disposizione da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Natixis.

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