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Il Sole 24 Ore

Il Consorzio del Brunello: ora servono regole certe ... Dopo l’ok Usa... “Un’ottima notizia”. Dopo il via libera all’esportazione di Brunello negli Stati Uniti, ora è però necessario “non perdere lo spirito indicato dal decreto del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia che garantisce controlli accurati è trasparenza”. Così l’ex presidente del Consorzio di tutela del Brunello di Montalcino, Francesco Marone Cinzano, ha commentato la decisione dell’Alcohol and Tobacco tax and trade bureau del ministero del Tesoro Usa di riaprire da domani le dogane al pregiato vino italiano dopo aver minacciato il blocco dell’import a seguito dell’inchiesta della Procura di Siena sulle presunte frodi al disciplinare di produzione del Brunello. Secondo la circolare firmata dall’administrator dell’autorità nordamericana, John J. Manfreda, basterà che il prodotto abbia i requisiti per essere venduto in Italia e che presenti sull’etichetta la data di vendemmia e l’impiego unicamente di uve Sangiovese.
A gioire è anche la Coldiretti, la quale ricorda che, “con un quarto della produzione totale di Brunello che viene spedito negli Stati Uniti per un valore di oltre o milioni di euro, è stato scongiurato un rischio vitale per un simbolo del made in Italy”.
Ora il Consorzio comunica “di essere in attesa delle indicazioni ufficiali del ministero” per definire quale dovrà essere l’ente governativo italiano destinato a con cedere il nulla osta per l’esportazione. Due le possibilità: la Camera di commercio oppure l’Ispettorato controllo qualità del ministero.

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