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Il Sole 24 Ore

Brunello, via libera afl’export negli Usa ... Firmato il decreto sui controlli... Dopo oltre tre mesi e due decreti ministeriali il Brunello di Montalcino evita il blocco dell’export negli Stati Uniti. Il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, ha infatti firmato ieri il decreto legge che chiude la querelle Italia-Usa affidando all’Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari l’incarico di garantire il rispetto del disciplinare di produzione. Vengono così soddisfatte le condizioni poste dalle autorità americane per evitare la chiusura delle frontiere.
Il disciplinare di produzione prevede che il Brunello di Montalcino venga realizzato con uve 100% Sangiovese.
E proprio sulla purezza la Procura di Siena, nello scorso aprile, ha aperto un’inchiesta su alcune bottiglie dell’annata 2003 che si sospetta siano state prodotte col ricorso a vitigni diversi dal Sangiovese. Ipotesi che, rappresenta una violazione del disciplinare di produzione anche se non ha alcun impatto sulla salute dei consumatori.
Sull’onda dell’indagine senese, la Tax and trade bureau (il dipartimento del Tesoro Usa cui competono le verifiche sull’import) ha minacciato la chiusura delle frontiere americane alle bottiglie di Brunello non in regola con il disciplinare. Successivamente (si veda Il Sole 24 Ore del 2 giugno), con una circolare, lo stesso dipartimento Usa ha chiarito che per evitare stop in dogana sarebbe bastata una certificazione di conformità alle regole produttive rilasciata dal Governo italiano.
L’attestato, con le indicazioni dell’autorità che deve rilasciarlo, è stato definito col decreto firmato ieri. Il provvedimento prevede infatti che l’ufficio periferico di Firenze dell’Ispettorato per il controllo della qualità (Icq) rilasci la dichiarazione di conformità sul Brunello, diretto negli Usa. L’Ispettorato dovrà inoltre compiere un’ulteriore verifica sulla tracciabilità dei vini affiancando il Comitato di garanzia del Brunello istituito con decreto dello scorso 9giugno.
Con questo provvedimento viene quindi scongiurato ogni possibile blocco delle frontiere americane. Un’ipotesi molto temuta dai produttori italiani visto che gli Stati Uniti assorbono circa il 25% dei 7 milioni di bottiglie di Brunello prodotte in media, pari a un fatturato di oltre 30 milioni di euro sui 120 del giro d’affari complessivo della Docg toscana. “Abbiamo messo la parola fine - ha commentato Zaia - a una vicenda che rischiava di avere conseguenze pericolose per tutto l’agroalimentare italiano. Le garanzie messe a punto per il vino rappresentano solo una delle tante iniziative dirette a garantire il massimo livello di qualità dei prodotti e di tutela dei consumatori”. L’ambasciatore Usa in Italia, Ronald P. Spogli ha sottolineato come “vi sia stata una stretta collaborazione fra i due Governi per la soluzione di una vicenda nel corso della quale, comunque, la qualità del Brunello di Montalcino non è mai stata messa in discussione”.

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