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Il Sole 24 Ore

La Francia già pronta per il rilancio ... Il ministro dell’Agricoltura Barnier ha varato il “Piano di ammodernamento”... Snellimento degli istituti che governano il settore a livello nazionale e regionale, semplificazione della ‘piramide’ delle denominazioni e pieno adeguamento alle indicazioni contenute nella recente riforma Ocm-vino varata dai 27 a Bruxelles. Il tutto con “l’obiettivo di dare alla vitivinicoltura francese i mezzi per riconquistare quote di mercato a livello mondiale”.
Non ha perso tempo il ministro dell’Agricoltura francese Michel Barnier che, a poche settimane dal via libera della Ocm, ha già predisposto il relativo “piano quinquennale di ammodernamento della filiera vitivinicola” che entrerà in vigore dal primo di gennaio 2009. Con il Piano sono stati fissati dei capisaldi necessari al rilancio di un settore importante dell’economia agricola dell’Esagono. Oltre che fondamentale nella costruzione di quell’immagine di grandeur di cui il vino francese ha goduto in passato nel mondo.
In una intervista rilasciata al “Corriere Vinicolo”, il settimanale dell’Unione Italiana Vini, Barnier spiega il contenuto del suo lavoro, soffermandosi essenzialmente su tre punti:
istituzioni, denominazioni, accordi interprofessionali. Sul primo punto, il ministro ha deciso la creazione del Consiglio di direzione “vini’, un “ufficio unico” a cui faranno capo dieci consigli di bacino territoriale in cui è suddivisa la Francia vinicola. Il Consiglio si occuperà di informazione economica, della gestione dei fondi comunitari e di ricerca.
In materia di denominazioni di origine (anche in Francia le attuali Aoc passeranno al sistema Dop), tutta la gestione verrà affidata a un nuovo Comitato (Inoq, che prenderà il posto dell’attuale mao). Sulla segmentazione verranno definiti tre tipi di prodotti: i “vins de cépage” (vitigni senza indicazione oggi corrispondenti ai “vin de pays”) verranno commercializzati sotto l’ombrello del marchio “Immagine Francia”. I vini Igt sono destinati a perdere di importanza e dunque presumibilmente verranno incanalati o nella prima categoria o in quella superiore dei vini Aoc e Aovdqs, considerata “elementi essenziali della viticoltura nazionale”.
Infine l’intervento sull’interprofessione. Il ministro Barnier è dell’avviso che “si dovrà creare una interprofessione nazionale incaricata di stilare i disciplinari di produzione”, che dovranno garantire “elasticità, qualità del prodotto e informazione leale al consumatore”.

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