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Il Sole 24 Ore

Agli atleti dico: mangiate cinese! ... La mensa del villaggio olimpico proporrà agli atleti quattro menu. È normale che gli azzurri tenderanno a mangiare mediterraneo, il cibo di casa nostra, tanto più che saranno controllati a vista dai personal trainer. Ma io consiglio loro di essere curiosi, di mangiare cinese, di provare la cucina indigena. La vera cucina cinese, non quella involgarita che abbiamo in Italia.

Le gare richiedono pasti di facile digeribilità e i cibi cinesi sono semplici, mai soffritti, ben cotti e rigorosamente senza sale. Per dare sapidità alle pietanze si usano piuttosto le salse a base di soia. Quindi cautela con quelle piccanti, a base di rafano o con il cren, la radice che in Italia si usa anche per il bollito. Facendo molta attenzione a non irritare la mucosa del cavo orale, si può provare anche il baijiu, liquore tradizionale di cereali (con alcol tra il 40-60%) che sarà servito alla mensa olimpica. Ma molto meglio un bicchiere di vino.

Per il resto, riso a volontà (è il loro pane) oppure gli ottimi ravioli ripieni di carne speziata cotti al vapore. E poi tanto pesce: in Cina lo cucinano in modo meraviglioso, fritto o al vapore, magari con una gustosa salsina agrodolce. Ottimi anche i crostacei. Le carni sono soprattutto pollo e maiale, che i cinesi consumano frequentemente ma in quantità modesta, tagliata in piccoli pezzi. Per pulirsi la bocca a fine pasto, consiglio una zuppa preparata nella pentola mongola, una marmitta di rame dove si fanno bollire spaghetti di soia insieme a molluschi (calamari) e crostacei (gamberi) e tranci di pesce in brodo di pollo.

Le bacchette poi aiutano a tenersi leggeri: si fanno bocconi piccoli, non ci si appesantisce, ma si ha l’impressione di aver mangiato tanto. Perfetto per uno sportivo che deve nutrirsi e mantenere la linea!

Ma alcuni punti fermi della dieta dell’atleta non vanno dimenticati. In generale, un olimpionico dovrebbe apportare 2000-2500 calorie al giorno, suddivise in un 55% di carboidrati, 15% di proteine e 30% di grassi. Significa che un atleta deve mangiare 70-90 grammi di proteine, tanti carboidrati e pochi grassi (attenzione ai condimenti).

In allenamento e in gara gli atleti hanno bisogno di zuccheri. In particolare chi fa sport anaerobici (quelli con sforzi brevi e intensi) deve avere i muscoli infarciti di glicogeno. Quindi cereali e patate ai pasti e frutta fresca per il recupero dopo lo stress della gara. Mangiare un frutto tra una gara e l’altra è un ottimo metodo per reidratarsi, avere zuccheri di pronto utilizzo e sali minerali per rimpiazzare le perdite con la sudorazione.

Infine bere. Stiano tranquilli gli atleti: bere non appesantisce mai. Sono persone sane e hanno un sistema di regolazione ottimale, che segnala la sete quando c’è vera necessità.

Ultima postilla. A Pechino andranno anche tanti spettatori e turisti. Non mangeranno nella mensa ipercontrollata del villaggio, quindi, a maggior ragione, provino la cucina cinese. Unica avvertenza: bisogna scegliere i locali facendo attenzione all’igiene. In Cina questo aspetto qualche volta è un optional.

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