02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Igt Italia sul vino? Arma a doppio taglio ... Egregio Direttore, Le invio dei punti di vista diversi da quelli espressi dai soggetti del mondo del vino intervistati dal giornalista Nicola Dante Basile e pubblicati a pagina 13 del Sole 24 Ore di venerdì 15 Agosto. L’oggetto del contendere è costituito dalle denominazioni imposte da Bruxelles in tema di Ocm Vino.

1 - Zuccheraggio. Per anni l’Italia ha cercato di contrastarne la pratica, tradizionalmente diffusa in Francia e nei paesi del centro Europa, in favore dell’uso del Mosto Concentrato Rettificato (Mcr) per la cui produzione il nostro paese era largamente favorito. La commissione di Bruxelles aveva cercato a più riprese di vietare lo zuccheraggio, che alla pari dell’uso dell’Mcr è la causa prima della produzione di eccedenze: non c’è riuscita ma ne ha limitato l’impiego. L’italia invece ha sempre difeso una posizione ambigua se non anche immorale:sostenere la produzione e la diffusione dell’uso dell’Mcr pretendendone la sovvenzione con denaro pubblico. Si continua a reclamare l’assistenzialismo del passato senza volere prendere atto che è il momento di voltar pagina.

2 - Al fine di contenere la piaga cronica della sovrapproduzione la Commissione europea ha chiesto di estirpare nei prossimi tre anni circa 60.000 ettari di vigneto italiano. Dove estirpare? sembrerebbe logico doverlo fare nella aree dove si producono le più elevate quantità di uva, quelle perennemente eccedentarie, quelle che in passato avevano già ripetutamente beneficiato dei contributi per la distillazione del surplus vinicolo. È trascorso un anno e l’Italia è sempre ferma al palo. Dovrebbero essere le associazioni di categoria ad indicare un metodo di estirpazione, dove attuarlo e proporlo agli assessori regionali all’agricoltura. Nemmeno per sogno: il nostro Paese brilla per l’inazione e continua a confidare nelle proroghe; rischiando le penalizzazioni previste.

3 - Riaffiora l’intensa azione di lobby per ottenere l’approvazione di una Igt oppure Dop Italia. Ad archiviare definitivamente questo progetto non basta neppure il rumore che hanno fatto le indagini avviate dalla Magistratura per accertare l’osservanza dei disciplinari di produzione del Brunllo di Montalcino e del Nobile di Montepulciano. Senza che ancora la Magistratura si sia pronunciata in merito, i due vini hanno già subito un grave danno di immagine. Se venisse riconosciuta la Igt/Dop Italia significherebbe avere consegnato nelle mani dei produttori più disinvolti di casa nostra una bomba ad orologeria: immaginarsi uno scandalo, ma anche soltanto l’avvio di una indagine su un ipotetico vino Italia infangherebbe tutta la produzione del vino italiano.

4 - La Commissione europea suggerisce l’adozione della indicazione “vino comunitario”; si guarda bene dal chiamarlo europeo o d’Europa, per le ragioni che ho dianzi esposto. Si tratterebbe di una vino prodotto con uve provenienti dai diversi paesi dell’Eu, chiaramente di fascia di prezzo molto bassa. Il progetto viene visto con favore di Spagna e Francia e l’Italia come reagisce? Lo interpreta nientemeno allo stregua di un complotto contro i suoi produttori! Facciamo fatica o considerarci europei, non abbiamo fiducia nelle nostre capacità, non raccogliamo il lato positivo delle misure introdotte da Bruxelles e continuiamo in un lamento sterile. A produrre un “vino comunitario” potrebbero essere operatori italiani intraprendenti, avvalendosi del loro know how, della introduzione che hanno già sui mercati esteri, delle molte conoscenze acquisite delle quali ancora difettano largamente gli spagnoli. L’Europa si accinge a diventare un ghiotto mercato di oltre 500 milioni di abitanti,perché rinunciare alle nuove opportunità che si prospettano? Altro che allearci cori Grecia, Portogallo e qualche paese del nord-Europa! Alleiamoci con la Francia che è nostro partner naturale.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su