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Il Sole 24 Ore

Vendemmia a due velocità … Vino. Il clima fa crescere Le rese nel Mezzogiorno. In calo i raccolti al Nord… Vendemmia a due vie in Italia, dove la vera novità è l’introduzione del voucher, il sistema che consente di assumere legalmente e con tutte le garanzie i giovani addetti alla raccolta dell’uva. Molto incerto si presenta il quadro produttivo, con ampie differenze di quantità e di tempo tra le regioni. Al Sud il caldo e la lunga siccità (vi sono zone dove non piove da quattro mesi) hanno in dotto i vignaioli ad anticipare la vendemmia di talune uve. In Sicilia le uve Chardonnay sono già state raccolte e ora vendemmia il rosso Merlot, con stime di aumenti produttivi del 20-30 per cento.
Nelle regioni del Nord le stesse uve presentano una maturazione meno accentuata, sicché in Oltrepò pavese, Franciacorta e in Trentino l’orientamento prevalente è attendere ancora una settimana. La stima sulla quantità spinge gli operatoria ritenere la vendemmia 2008 meno generosa del 10 - l5% rispetto alla precedente, che secondo l’Assoenologi era stata pari a 42,5 milioni di ettolitri, tra le più scarse degli ultimi 40 anni.
Tuttavia la Coldiretti parla di “sorpasso storico dell’Italia sulla Francia”, sostenendo un incremento della produzione vinicola del 5% a 46 milioni di ettolitri per l’Italia, contro i “soli” 45 milioni di quintali della Francia. Colpisce però il fatto che la quantità indicata dalla Coldiretti sia la stessa prevista a inizio agosto da Ismea e Uiv, che però parlava di crescita del 10 per cento. Diversità di stime che potrebbero anticipare le tendenze sui prezzi delle uve, che in genere emergono a metà della vendemmia anche alla luce degli stock di vino vecchio giacente nelle cantine a fine agosto.
Dove la raccolta ha già prodotto qualche risultato, come in Sicilia, “la produzione 2008
- commenta Vincenzo Melia dell’Istituto regionale della vite e del vino - si presenta di buona qualità e in quantità dovremmo essere tornati sui livelli delle annate normali. Nel senso che produrremo tra 6 e 7 milioni di quintali, rispetto ai 5 dello scorso anno. Che però aveva a sua volta accusato un calo del 40-50% sul 2006”. Ma non manca chi, come Antonio Garavaglio di Salina, parla di “ottima qualità ma quantità scarsa per la Malvasia delle Lipari a causa della forte siccità”. Anche in Puglia è atteso un risultato positivo. Il conte Onofrio Spagnoletti Zeuli dell’omonima azienda di Andria dice: “Quattro mesi ininterrotti di sole hanno condizionato lo stato vegetativo dell’uva. Grazie all’irrigazione di soccorso, si presenta sana e ben matura già nelle qualità precoci. La stima è produrre tra il 10 e il 15% in più”.
Situazione più articolata nelle regioni del Centro-Nord. Secondo Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe “il quadro strutturale dei vigneti è piuttosto soddisfacente, però è presto per considerazioni definitive. Siamo un paio di settimane indietro rispetto al 2007”. Sulla stessa lunghezza d’onda è l’enologo delle Tenute Folonari, Marco Cervellone, secondo il quale per le uve bianche è atteso comunque un calo quantitativo “tra il 5 e il 10% mentre per i rossi la situazione appare abbastanza tranquilla”.
Tagli tra il 10 e il 15% sono attesi nel Nord. Mattia Vezzola dell’azienda Bellavista di Franciacorta e Camilla Lunelli delle cantine Ferrari Spumante di Trento sottolineano il fatto che questo calo è stato determinato dall’andamento piovigginoso al tempo della fioritura, cui sono seguiti periodi umidi nella prima parte di luglio.

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