02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Suoni di buon gusto ... Folkeggiando... Ci sono idee già mature quando nascono. È il caso di Terra Madre. Quando la creatura venne alla luce, quattro anni fa a Torino, sembrava essere il nuovo giocattolo “buono, pulito e giusto” di Carlin Petrini. E invece, l’idea di portare in un “non luogo” (il Lingotto di Torino) migliaia di piccoli produttori alimentari d’eccellenza o invia di estinzione da ogni parte del mondo, ha creato un marchio globale (anzi, “glocal”), esportabile a ogni prodotto della natura e dell’ingegno. Così, sono nate la Terra Madre dei tessuti e quella del cinema (con Slow Food on Film).
Che sia in travaglio anche quella delle musiche popolari, che con le radici e la terra hanno sempre avuto una comune vocazione? E poi, mangiare e bere bene è sempre stata la prima preoccupazione di ogni musicista con la vocazione per le musiche popolari e tradizionali. Un anno fa il magazine di Slow Food ha aperto la strada celebrando lo slow folk del “Buena Vista Puglian Club” dei Cantori di Carpino. Ora è il turno dei torinesi Mau Mau, che “in nome della biodiversità musicale, incontrano le radici”. Venerdì scorso hanno suonato insieme ad alcuni cantori delle valli piemontesi (Le Raviole al vine Daniele Ronchail) una musica a Km o. Stasera ci riprovano al Palaolimpico di Torino con “i suoni di Terra Madre”, cerimonia di chiusura dell’evento.
Sul palco, insieme alla band di Luca Morino, ci saranno musicisti da tutto il mondo, arrivati al seguito delle delegazioni del riso Basmati e del caprino boliviano. Quello che ci “cucineranno” ci lascerà la voglia di ascoltare suoni che non conosciamo, e la curiosità di andarli a scoprire. Aspettando una Terra Madre del folk.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su