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Il Sole 24 Ore

Campari, utili in rialzo e shopping in Messico ... Bevande. L’operazione vale 27,5 milioni di dollari... Campari chiude il terzo trimestre dell’anno con utili in leggero rialzo e annuncia un’acquisizione in Messico. La distillieria italiana ha fatto registrare da luglio a settembre un utile pre-tasse in leggera ascesa (+0,2%) a quota 32,9 milioni di euro, con un margine operativo lordo in rialzo del 7,8% a 45,9 milioni di euro.

La società ha riportato inoltre un buon aumento delle vendite, salite del 7% a 218,4 milioni di euro, un dato che ha superato le attese degli analisti di Intesa Sanpaolo che sul titolo esprimono un giudizio “hold”. Il titolo del gruppo, in una giornata difficile per i mercati, ha perso ieri a Piazza Affari il 3,12% a 5,12 euro. Per quanto riguarda il bilancio dei primi nove mesi dell’anno l’utile pre-tasse si è attestato a 116,5 milioni di euro (+0,9%), mentre il mol prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato di 147 milioni, in aumento dell’1,6%.

Le vendite sono cresciute dello 0,8% a 649,6 milioni di euro, un dato che a prezzi costanti rappresenta un aumento del 3%.

“Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo riportato risultati positivi, nonostante le condizioni sfavorevoli dei mercati - ha dichiarato l’a.d. del gruppo Bob Kunze Concewitz -. Per il futuro, ci aspettiamo di riuscire a contenere le sfide degli attuali mercati che si preannunciano difficili nel breve termine”. Proprio per stimolare la domanda in un mercato che inizia a scontare la crisi, Campari è stata costretta ad aumentare più delle previsioni i costi pubblicitari. L’azienda ieri ha annunciato l’acquisto della distilleria messicana Destiladora San Nicolas, proprietaria dei marchi di tequila Espolòn e San Nicolas. L’operazione da 17,5 milioni di dollari, a cui vanno aggiunti 10 milioni di debiti dell’azienda, comporta l’acquisizione della totalità del capitale di Destiladora San Nicolas e aiuterà Campari a crescere non solo sul mercato messicano, ma in prospettiva anche su quello statunitense, dove lo scorso anno sono stati spesi in tequila 1,6 miliardi di dollari. Campani è già presente negli Stati Uniti, dove nei primi nove mesi dell’anno ha visto le sue vendite crescere del 4,8%, rispetto ad un aumento del 10% in Europa e dell’1,3% in Italia.

Fra i settori in cui il gruppo è attivo con i suoi marchi, da gennaio a settembre, i liquori hanno fatto registrare un calo dell’1,1%, mentre a crescere sono stati i vini con vendite in aumento del 8,2 per cento. È andato bene anche il comparto delle bibite, che ha registrato una crescita del 2 per cento. “Rimaniamo ottimisti sulle prospettive di crescita del nostro gruppo nel medio-lungo termine - ha ribadito l’amministratore delegato di Campari -. Inoltre, siamo soddisfatti di annunciare l’acquisizione di Destiladora San Nicolas, confermando in questo modo il nostro forte e mutato impegno sulla crescita esterna, strategica per noi”.

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