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Il Sole 24 Ore

Doha Round, vertice decisivo in dicembre ... Dopo il blocco dei negoziati a luglio... Dopo sette anni di fallimenti, non è detto che sia la volta buona, ma il negoziato del Doha Round per la liberalizzazione del commercio mondiale sembra avviato verso un incontro “risolutivo” a metà dicembre. E questa volta l’urgenza creata dalla crisi globale potrebbe agire da spinta decisiva.
All’impulso politico dei capi di Stato e di Governo del G-20 di dieci giorni fa a Washington, si è sommato quello del vertice Apec, i Paesi dell’area Asia-Pacifico, a Lima nello scorso fine settimana. Si tratta di un gruppo di Paesi le cui economie sono in gran parte sostenute dall’export e che quindi hanno tutto l’interesse a preservare l’apertura degli scambi in questa fase recessiva.

Nel fine settimana qualcosa sembra essersi sbloccato nella riunione degli ambasciatori alla Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, a Ginevra in rappresentanza di 30 Paesi con il direttore generale Pascal Lamy. C’è “un’alta probabilità” che venga convocato un meeting ministeriale a dicembre, ha detto l’ambasciatore degli Stati Uniti, Peter Allgeier, dopo la riunione di domenica. Un partecipante agli incontri ha affermato che era chiaro che gli ambasciatori avevano ricevuto dalle rispettive capitali indicazioni precise di portare avanti il negoziato.

L’incontro ministeriale dovrebbe servire a definire un accordo sulle ‘modalità’ del Doha
Round entro fine anno, come hanno chiesto i leader. Come sempre, si tratterà di vedere se “alle parole corrisponderanno i fatti”, come ha detto il negoziatore Usa Susan Schwab. E, come nel collasso della trattativa a fine luglio, dopo una maratona di dieci giorni, può bastare un dettaglio a bloccare rutto. Allora, la causa della rottura fu il diverbio fra Stati Uniti e India sulla salvaguardia di alcune produzioni agricole. L’agricoltura resta il dossier più spinoso. I rappresentanti dei Paesi hanno avuto una serie di incontri tecnici a Ginevra, che proseguiranno nei prossimi giorni.
Le dichiarazioni del G-20 e dell’Apec per la chiusura del round sono significative per la presenza, a fianco dei maggiori Paesi industriali, di diversi Governi di Paesi emergenti che hanno assunto un ruolo di protagonisti nella trattativa commerciale, come Brasile e Cina. La storia dei primi sette anni del Doha Round induce comunque alla massima cautela.

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