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Il Sole 24 Ore

Boom di stranieri per Vinitaly e Marmomac ... VeronaFiere chiude il 2008 con un fatturato di 90 milioni di euro (+10%)... Un 2008 da incorniciare quello che si appresta a chiudere Veronafiere. Il fatturato dovrebbe superare con gli ultimi aggiustamenti la soglia dei 90 milioni di euro: il 10% in più rispetto al piano industriale 2006-2011; il 20% in più rispetto al budget annuale; il 32% in più, ed il 18% depurato dall’inflazione, sul 2005, ultimo anno confrontabile per la rotazione delle manifestazioni.
Giusto per completare l’elenco dei numeri il Mol è a 39 milioni e l’utile ante imposte supera gli 8 milioni. L’indotto generato, secondo uno studio della Bocconi, è a quota 1,15 miliardi ed i visitatori sono stati 1,2 milioni, con una quota cli operatori stranieri record al 43% per Marmomac e poco lontana per il Vinitaly. I metri quadrati venduti sono stati 750 mila per 35 manifestazioni, pari a 12 volte la disponibilità del quartiere. “Se a questo aggiungiamo sottolinea il direttore generale Giovanni Mantovani - che nello scorso amo abbiamo investito 10 milioni di euro per rimodernare un padiglione che è stato dotato di pannelli fotovoltaici e per varie altre innovazioni strutturali, e che nel quinquennio gli investimenti hanno superato 10 milioni, è evidente che siamo un soggetto quanto meno attivo sul mercato”. Questo attivismo è fortemente orientato su una strategia nuova, finalizzata a sviluppare soprattutto la componente dei servizi, quella che Mantovani definisce il software fieristico.
“Abbiamo un partner privilegiato ricorda Mantovani che sono le Pmi. Al loro fianco stiamo costruendo una importante rete di relazioni e di business in ogni angolo del mondo. Il nostro valore aggiunto sta nello straordinario patrimonio di esperienza e di conoscenze che abbiamo coltivato soprattutto negli ultimi dieci anni. In questo modo, lavorando in squadra, stiamo realizzando una serie di eventi di grande rilevanza che sono la via privilegiata per le Pmi meno strutturate per arrivare sul mercato globale”. Oltre al Vinitaly, che ha ormai un articolato tour fra i continenti,VeronaFiere ha esportato Marmomac, e nel 2009 ha già un fitto calendario di appuntamenti all’estero per i mobili di Abitare il tempo, per l’arte del pane del Siab, per Fieragricola ma anche per le energie rinnovabili grazie ad una accordo siglato giusto ieri con la Fiera di Saragozza e la tedesca Survay. Mantovani definisce “lontana” dalle strategie di Verona- Fiere ogni logica spartitoria all’italiana sulle cosiddette città-vetrina, ma per intanto la corazzata veronese porta il prossimo anno nel suo quartiere il Motor bike expo da Padova e da Pordenone Zow, il salone degli accessori e dei semi lavorati per mobili. “Guardiamo ovviamente anche alle prospettive dell’Expo di Milano nel 2015 conclude Mantovani - ed abbiamo mandato segnali importanti di attenzione, ma per intanto saremo sicuramente protagonisti per il wine e food, con un nostro progetto speciale, all’Expo di Shangai del 2010”.

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