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Il Sole 24 Ore

Divieto di cumulo per gli aiuti ... Precisazione di Bruxelles dopo la riforma dell’Ocm... Divieto di cumulo per i contributi Ue al settore vitivinicolo. E’ quanto ha stabilito, nei giorni scorsi, il regolamento Ue 42/2009 che ha definito alcune regole applicative della riforma dell’ organizzazione comune di mercato (Ocm) del vino varata a dicembre 2007.

Col provvedimento Bruxelles ha sancito, infatti, il divieto di ottenere sulle medesime misure una doppia contribuzione, presentando una domanda di aiuto sia per i fondi della nuova riforma Ocm che per quelli dei piani di sviluppo rurale. Il giro di vite riguarda soprattutto due tipologie di intervento previste dalla riforma: la ristrutturazione dei vigneti (all’Italia sono destinati 70 milioni di euro nel 2009 che diventeranno 104 nel 2013) e gli investimenti in cantina , vera e propria new entry della nuova Ocm. Mentre per il restyling dei vigneti il rischio è limitato perché le risorse sono state fin dal 1999 gestite nell’ambio degli aiuti diretti e cioè dell’Ocm, il problema si pone invece per gli investimenti in cantina finanziati con i Psr attraverso quindi un budget parallelo a quello degli aiuti specifici al settore.

Sulla base del regolamento appena varato ogni Paese membro nei prossimi mesi dovrà definire una chiara linea di demarcazione fra le fonti finanziarie psr e il rischio-cumulo. Per quanto riguarda l’Italia, la scelta che varrà a partire dalla campagna 2010 dovrà essere effettuata dal ministero per le Politiche agricole d’intesa con le Regioni e i rappresentanti della filiera considerando soprattutto due aspetti il volume di spesa attivabile e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse. Sotto il primo profilo va detto che, secondo alcune stime, gli investimenti vitivinicoli nell’ambito dei piani di sviluppo rurale assorbono in media elica 200 milioni di cui o l’anno, conto un budget che nell’ambito delle risorse Ocm potrà al massimo arrivare a quota 70 milioni. Ma se nei Psr c’è possibilità di ottenere più risorse, a favore degli aiuti diretti gioca la sicurezza dell’incasso e la maggior efficienza della spesa.

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