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Il Sole 24 Ore

Anche sulla barca arriva l’etilometro ... Modifiche al diporto... Alcol e marinai vanno d’accordo solo nella letteratura e nei fumetti. Assai meno quando c’è da tenere la barra della propria barca (grande o piccola che sia), soprattutto nell’affollato mare delle vacanze. Ecco perché nel decreto legge milleproroghe (207 del 2008), che da domani affronta l’esame di Montecitorio dopo aver superato quello del Senato, ha trovato spazio (tra le tante altre modifiche) anche quella che inasprisce le sanzioni per chi si mette al timone di unità da diporto ubriaco o sotto l’effetto di droghe.

Insieme alla già prevista sospensione della patente, d’ora in poi potrà scattare (se il milleproroghe nell’attuale veste arriverà al traguardo) anche la sanzione amministrativa da 2.066 a 8.263 euro, importi che potranno essere raddoppiati nel caso il diportista ubriaco venga sorpreso al comando di una nave da diporto (le barche che superano i 24 metri). Anche per mare diventeranno, dunque, sempre più sistematici i controlli - per ora attivati in maniera estemporanea - del tasso alcolico, così come ora si fanno sulla strada. In tal senso si muove un’altra modifica - che interviene sempre sul Codice del diporto (decreto legislativo 171/05) - che affida al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il compito di determinare i limiti di tolleranza del tasso alcolemico, nonché le modalità e gli strumenti per accertare lo stato di ubriachezza.

Delle nuove misure contro i naviganti ebbri fa parte anche un’altra norma che ingiunge alle regioni di prendere provvedimenti sia sulla vendita e la somministrazione di alcolici in mare nel periodo di vacanze, in particolare dove c’è un rilevante traffico diportistico, sia sul fenomeno dell’inquinamento acustico che - sempre nel periodo balneare - può essere provocato da altoparlanti installati sulle barche.

Il pacchetto “marino” si completa con altre disposizioni relative alla riorganizzazione, a costo zero, della Guardia costiera, alla proroga per tutto il 2009 delle convenzioni attivate dalla Tirrenia e all’estensione fino a dicembre dei benefici, nella misura del 45% di quelli previsti ordinariamente, per le imprese di cabotaggio (l’onere stimato è di 20 milioni di euro).

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