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Il Sole 24 Ore

Strepitoso baby gourmet ... Confesso di essere stato scettico. Avevo pensato alla solita “panna montata” dei media americani, sempre pronti a creare nuovi “fenomeni”. Dopo aver fatto il San Tommaso però ammetto di aver peccato. David Fishman, 12 anni from New York, è davvero un incredibile talento gastronomico, così come è stato descritto, prima dal “New York Times”, quindi dal critico gastronomico Alan Richman di “GQ”.

Ho accompagnato questo giovane e minuto degustatore tra i banchi degli artigiani del cibo a “Taste” - salone del gusto nella stazione Leopolda di Firenze - voglioso di assaggiare tutto, compreso vino, birra e caffè. Veri tabù per la sua età. Già alla prima tappa del percorso, una birra Baladin, sorseggiata con il solo scopo di scoprirne bouquet e gusto, David ha stupito i presenti, sciorinando un linguaggio competente, ma non di meno sbalorditi lo sono stati i torrefattori Lelli, quando, appena sorseggiato un caffè, ha descritto gusto e retrogusto in modo professionale.

Oltre alla sua voglia di assaggiare, questo piccolo gourmet, ormai famoso critico in erba a New York, colpisce per il modo con cui tocca prodotti, quali panettone e cioccolato, prima di metterli imbocca e il suo immediato giudizio, sempre competente, condito con aggettivi appropriati. Si potrebbe pensare che David sia più portato ai dolci, vista la sua giovane età, ma non è così perché di fronte a una serie di stagionature di formaggio Castelmagno del produttore Amedeo ha sorpreso tutti con le sue annotazioni, soprattutto su quello più piccante. Certo David non disdegna il cioccolato, così quando ha assaggiato la Giacometta di Giraudi, subito ha fatto un riferimento alla Nutella, facendo un distinguo fra i due prodotti diversi. Sono uscito da questo viaggio goloso dei migliori prodotti del made in Italy convinto che di questo dodicenne, minuto, ma deciso nei modi e nei giudizi, ne sentiremo parlare. E a quanto pare nella Grande Mela editori, tv e addirittura produttori cinematografici sono stati pronti a mettere sotto contratto David. La sua storia è davvero bizzarra, possibile forse solo in America. Il suo successo è dovuto al caso: la presenza di una giornalista del “New York Times” mentre David si sedeva, da solo, a un tavolo della Salumeria Rosi, in Avenue Amsterdam (NY), dichiarando di voler degustare piatti e salumi con un budget di 25 dollari. L’articolo che ne è seguito ha scatenato l’interesse di siti, blog, giornali nonché di talk show molto seguiti. Il decano dei critici, Alan Richman, ha voluto con sé David in tre ristoranti di New York per fargli scrivere una recensione con giudizio finale attraverso i voti del sistema Zagat, il preferito dal fenomeno dodicenne. Il risultato è stato sorprendente. Sine qua non semper.

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