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Il Sole 24 Ore

Vino, più regole sulla promozione ... Il ministro Zaia al Vinltaly: presto una cabina di regia sulla gestione... Buttar via risorse finanziarie non è certo un bel risultato. Ma diventa davvero insostenibile in una fase di crisi come l’attuale. E quanto si deve esser detto il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, quando ha deciso di metter mano al complicato dossier della promozione vitivinicola. Un capitolo che ogni anno assorbe centinaia di milioni di euro e coinvolge varie amministrazioni: dall’Unione europea al ministero per le Politiche agricole, dall’Istituto per il commercio estero alle Regioni, dalle amministrazioni provinciali alle Camere di commercio. Un flusso di denaro che ogni anno sostiene iniziative che troppo spesso si sovrappongono o restano episodi isolati non supportati da iniziative commerciali concrete. Con il rischio di disperdere in mille rivoli budget finanziari significativi. Senza contare che la promozione riveste una grande importanza strategica. “Si tratta di difficoltà che vanno una volta e per tutte risolte ha detto ieri a Verona al termine dell’inaugurazione del 43° Vinitaly, il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia. Secondo i nostri dati, ogni anno sono complessivamente impiegati nella promozione del vino made in Italy circa 200 milioni di euro. E impensabile che tali risorse vengano sprecate in iniziative non coordinate. Sto valutando alcune proposte per mettere in campo una regia in grado di razionalizzarne la gestione. E presto formuleremo la nostra soluzione”. A rendere urgente affrontare i nodi della promozione del vino c’è anche il nuovo budget (compreso nella dotazione complessiva indicata dal ministro Zaia) che la Commissione Ue ha messo a disposizione dei produttori nell’ambito della riforma dell’Ocm vino. Una dotazione (rivolta esclusivamente a iniziative nei Paesi extra-Ue) che dai milioni del primo anno arriverà rapidamente ai 102 milioni previsti nel 2013. E proprio la necessità di individuare forme di coordinamento delle iniziative di valorizzazione sarà al centro di un un convegno, in programma oggi al Vinitaly di Verona, organizzato da Confagricoltura. “Da tempo denunciamo i rischio di una dispersione di risorse ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni ed è ora di affrontare il problema in concreto. Ad esempio, considerato che le risorse Ue sono dirette ai mercati extracomunitari, si potrebbe puntare a convogliare tutte le altre iniziative solo sui mercati europei concentrandosi su quei Paesi nei quali il made in Italy detiene posizioni di leadership. Ma soprattutto, bisogna avviare una selezione dei progetti che eviti distribuzione di risorse a pioggia puntando invece a premiare le iniziative con una reale ricaduta di mercato”. “Siamo convinti ha aggiunto il presidente della Cia, Giuseppe Politi - che vada fatto qualche passo nell’ambito della riorganizzazione di Buonitalia che andrà allargata anche ai rappresentanti delle filiere, oggi esclusi, e non limitata ai soli rappresentanti delle istituzioni”. Mentre per il presidente di Coldiretti Sergio Marini: “Gli organismi di gestione dei finanziamenti possono anche restare diversi ha detto il presidente di Coldiretti, Sergio Marini - ma uno sforzo va fatto per coordinare l’ideazione dei progetti. Le iniziative andranno legate fra loro, dovranno tener conto delle caratteristiche dei mercati da servire e delle potenzialità dei prodotti da promuovere. In passato è anche successo che si aprivano nuovi spazi di mercato per micro Doc poi prive del numero di bottiglie necessario per soddisfare la nuova domanda”.

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