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Il Sole 24 Ore

Per il Friulano in arrivo dieci milioni ... Dieci milioni di euro suddivisi in due rate da cinque: la prima subito e la seconda con scadenza fra un anno. Non si era mai vista finora tanta disponibilità messa a disposizione dalle istituzioni per promuovere un singolo vino italiano. O meglio, per sostenere la nascita e il lancio di quella che è ufficialmente una nuova denominazione d’origine controllata Friulano, ma che in realtà è un vino dal nome antico come il Tocai made in Italy. Protagonisti di questa storia, ovvero promotori di tanta provvidenza sono il ministero delle Politiche agricole e la Regione Friuli-Venezia Giulia che, il primo con un assegno di otto milioni e la seconda con uno di due, hanno deciso di sostenere la nascita e la diffusione della denominazione Friulano sorta dalle ceneri del già ben famoso Vino Tocai. Un nome ormai proibito ai vignaioli delle colline friulane e giuliane, poiché l’Ungheria, entrando nella Ue, ne ha preteso l’uso esclusivo in virtù della propria indicazione geografica territoriale. Esattamente un anno dopo quella decisione adottata dopo un lungo braccio di ferro tra i due Paesi contendenti, il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia ha deciso di volere bilanciare la perdita subita dai produttori di Tocai, dando loro una grossa opportunità per diffondere la nuova Doc. La firma del protocollo che autorizza il finanziamento verrà ratificata questa mattina nell’ambito del Vinltaly di Verona. Dove per la verità il tema della promozione raramente in passato ha riscosso l’attenzione cui si registra oggi. La sensazione degli osservatori è che questa crisi economica e la forte competizione in atto tra le imprese produttrici abbia suggerito agli operatori di affrontare con maggiore determinazione la questione della promozione legando in un tutt’uno vino, territorio, turismo. Se ne è avuta conferma anche dall’intervento che a tale proposito il presidente dell’Enit Matteo Marzotto ha fatto al Vinltaly. Intervenuto al convegno della Fedagri-Confcooperative presieduta da Paolo Bruni, Marzotto ha rimarcato le tante sinergie che si possono sviluppare attuando progetti promozionali basati sull’intreccio vino, territorio, turismo. Di qui l’idea dell’Enit di dare vita al progetto Italia much more che di avvale di una dotazione di 12 milioni di euro da investire in promozione a favore delle eccellenze territoriali e gastronomiche italiane. Ed è in questa nuova frontiera del comunicare il territorio che si inserisce una nuova iniziativa di marketing del Consorzio del Chianti classico che ha deciso, primo consorzio di tutela di un prodotto agricolo italiano, a lanciare una linea di merchandising dedicata a prodotti che hanno molto a che fare con il vino da affiancare all’azione dei produttori associati al consorzio stesso.

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