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Il Sole 24 Ore

Tagli ai fondi per la promozione ... Più ricca la dote per ristrutturare i vigneti - Dal 2010 la polizza sulla vendemmia... L’export arretra e le azioni promozionali pure. In un contesto di grave crisi congiunturale con flessioni pesanti sui principali mercati di sbocco (gli Usa ad aprile hanno ridotto l’import di vino italiano del 10,8% in quantità e del 20% in valore) ministero per le Politiche agricole e regioni tagliano gli stanziamenti a favore delle iniziative promozionali. È quanto emerge dalla rimodulazione delle risorse Ue destinate a cofinanziare gli inverventi nel settore del vino, messa a punto nei giorni scorsi al ministero e comunicata a Bruxelles. Una revisione che quasi dimezza le risorse per la promozione (che si fermeranno per il 2009 a quota 6,3 milioni contro i previsti 10,9) per rilanciare la distillazione di crisi, ovvero le vecchie misure antisurplus che sembravano archiviate. Per ridurre invece l’offerta e sostenere i prezzi alla distillazione di crisi, nel 2009 saranno utilizzati 27 milioni. Serviranno a smaltire tre milioni di ettolitri di vino.
Fra le misure dirette a sostenere la competitivita delle imprese si registra il rinvio al 2011 (invece del 2010) degli investimenti in cantina. Mentre guadagna spazio solo la ristrutturazione dei vigneti. L’intervento, importante per adeguare l’offerta alla domanda di mercato, potrà contare su 83 milioni invece dei 69 previsti.
Nel 2010 partiranno (con rispettivamente 30 e 20 milioni di euro) le misure della vendemmia verde, che punta a ridurre
la produzione mediante la selezione delle uve sulla pianta, e le assicurazioni dei raccolti. Dimezzate anche le risorse per la distillazione dei sottoprodotti della vinificazione.
Al debutto, nel ventaglio di misure attivabili (anche se senza stanziamento), gli aiuti disaccoppiati. Un intervento che potrebbe in futuro trasformare, come richiesto dalla Coldiretti, in un “pagamento unico” ai produttori le risorse non utilizzate negli altri capitoli di spesa.
Il vero campanello d’allarme viene però dal ridimensionamento delle iniziative di promozione sulle quali le imprese fanno invece grande affidamento per contrastare la flessione dei consumi. Le azioni dedicate ai mercati extra-Ue avranno a disposizione budget rilevanti, che nel 2013 arriveranno a quota 102 milioni, ma che al momento devono fare i conti con una battuta d’arresto. “Eppure proprio a causa della crisi - spiega il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia - ci sarebbe ancora più bisogno di una spinta promozionale. Senza contare la necessità di spiegare al consumatore internazionale le novità che verranno dalla raffica di modifiche dei disciplinari di produzione dovuti alle nuove regole Ue presto in vigore. Anche la richiesta, più volte sottolineata, di una cabina di regia nazionale per coordinare le diverse iniziative promozionali è rimasta inascoltata”.
“Sulla promozione auspichiamo si faccia chiarezza prima possibile per evitare di denunciare l’ennesima occasione persa - aggiunge il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro - e invece vediamo che si preferisce continuare a sostenere con la distillazione di crisi vini senza mercato, perpetuando la cattiva abitudine di produrre per distruggere”.

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