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Il Sole 24 Ore

Il Tavernello tra i top mondiali ... Cinque nomi italiani tra i primi sei marchi di vino più venduti al mondo. Il sesto, che è quinto in graduatoria e che di italiano non ha niente, e però prodotto dai fratelli Casella che conservano ancora radici in Italia: con il brand australiano Yellow Tail (coda gialla) hanno invaso il mondo con oltre 130 milioni di bottiglie.
Meglio ha fatto l’italianissimo Tavernello, il vino in brick di cartone poliaccoppiato Tetra Pak che ha agguantato la quarta posizione con 140 milioni di confezioni vendute tra la Penisola e un’altra quindicina di mercati esteri. E proprio per questo è il marchio originale più diffuso, più del terzo e primo in classifica, rispettivamente Carlo Rossi della Gallo Winery e Franzia di The Wine Group (ambedue californiani con origini italiane); ma superato solo da un altro brand nostrano come Martini (di proprietà Bacardi ma prodotto in Italia), disponibile in oltre 160 milioni di bottiglie tra spumanti e vermuth in più di centoventi paesi. Insomma, se si sta ai numeri snocciolati dalla rivista Impact, non va proprio male al vino made in Italy. O meglio ai singoli prodotti che vantano un unico brand. Com’è appunto Tavernello, il marchio della cooperativa faentina Caviro, la prima ad avere introdotto su larga scala il brick e a farne “un successo planetario sostenuto da un ottimo rapporto qualità-prezzo, certificato e scelto dal 28% delle famiglie italiane”, commenta il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni.
Certo, l’incertezza del mercato non è una buona consigliera nella definizione dei macrotrend, tuttavia appare evidente la forza dirompente che i esprimono i vini di network dai grandi numeri. Come per altro verso vanno sostenuti e perseguiti i valori incorporati nei vini di qualità dei grandi marchi. E anche in questo caso l’Italia vanta leadership di assoluto valore, come testimoniano i frequenti riconoscimenti che gli stessi americani di WineSpectator, tendenzialmente più “altrofoni” che “italianofili”, assegnano ai vini made in Italy. Prodotti di imprese che, se nonsi lasciano prendere la mano come spesso capita in tempi di allegria, possono svolgere un effetto traino utile per l’intero comparto anche nei momenti più diffìcili.

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