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Il Sole 24 Ore

Il Friuli sfida il Veneto: a noi la capitale del Prosecco ... La nuova Doc e la paternità del vitigno... È una questione di bollicine quella che oggi divide veneti e friulani. Nelle enoteche, così come negli uffici regionali, la materia del contendere è la paternità del vino Prosecco che, per chi non lo sapesse, pare sia nato in provincia di Trieste, in una piccola frazione del capoluogo che porta proprio il nome dello storico vitigno. Un bello schiaffo per i produttori di Conegliano e
Valdobbiadene che ne producono il 98% esportando ogni anno più di 160 milioni di bottiglie in tutto il mondo. La diatriba in queste ore appassiona enologi e viticoltori di ogni dove, pronti a giurare che nel ’500 sull’altipiano carsico era possibile incontrare le uve di Prosecco. L’occasione è ghiotta per i friulani: a breve dovrà essere decisa la sede del nuovo consorzio Doc nato quest’estate per tutelare il prodotto made in Italy e, nonostante sul piano delle quantità il Veneto indossi indubbiamente le vesti di Golia, i produttori del Carso minacciano azioni giudiziarie sperando di portare a casa qualcosa per brindare. Per dirla tutta in un sorso, la solita sfida tra campanili rischia di minare uno dei presupposti del buon bere nordestino: “Ogni vin fa alegria se el se beve in compagnia”.

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