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Il Sole 24 Ore

Conti in crescita e il titolo Campari vola ai massimi ... L’Ebitda sale del 19%... Campari brinda a Piazza Affari (+6,88%, a 7,15 euro) dopo i conti dei primi nove mesi dell’anno e non esclude nuove acquisizioni nel 2010. A settembre 2009 il gruppo del beverage ha registrato un utile ante imposte a 133,7 milioni in crescita del 14,8% sullo stesso periodo dell’anno scorso, a fronte di ricavi in aumento del 7,2% a 696,5 milioni di euro. In miglioramento anche l’Ebitda, salito a 178,5 milioni di euro, in crescita del 18,9% e il risultato operativo (Ebit) cresciuto a 157,5 milioni di euro, in crescita del 17,9 per cento. Risultati che, secondo una nota diffusa dal gruppo, sono stati in generale “positivi”: in particolare, hanno beneficiato di “un ritorno alla crescita organica nel terzo trimestre e di un positivo impatto delle acquisizioni”. Per quanto riguarda il business esistente, la tendenza alla riduzione delle scorte da parte dei distributori “si è sensibilmente attenuata negli ultimi mesi, pur non essendosi completamente esaurita”. Fiducia per l’evoluzione futura delle attività è stata espressa dal ceo del gruppo. “Nei primi nove mesi del 2009 - ha detto Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer - abbiamo conseguito risultati molto positivi. Per il futuro riteniamo che la nostra performance organica possa progressivamente svilupparsi in linea con il positivo andamento dei nostri principali brand, grazie all’attenuazione del fenomeno del destocking in alcuni tra i più importanti mercati. Inoltre, il positivo andamento di Wild Turkey e American Honey conferma le potenzialità di sviluppo del business acquisito”. Concewitz ha infine anche aperto la porta a possibili operazioni nel segno della crescita esterna. “Abbiamo un’eccellente generazione di cassa e flessibilità finanziarie che ci permettono di essere pronti per un’azione nel 2010, se si presentasse l’occasione”, ha detto l’amministratore delegato del gruppo. Riguardo ai possibili obiettivi per un’eventuale acquisizione il focus rimane sul settore degli “spirits”. Ottimo il riscontro del titolo in borsa che, oltre a un picco infraday di 7,29 euro, ha segnato anche un nuovo massimo dell’anno, superando la soglia dei 6,845 euro della chiusura dello scorso 20 ottobre.

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