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Il Sole 24 Ore

Un cenone biologico (cioè ogm) ... Due coniugi americani, lei genetista e lui coltivatore “organic”, uniscono le loro visioni dell’agricoltura in un libro di ricette... ...Il libro di Paolo Nencini sulle origini del bere moderno soddisfa le più esigenti curiosità storico-letterarie, filologiche, archeologiche e antropologico-religiose. Che vengono rilette alla luce di una solida scienza farmacologica, biologica e psicologica. il farmacologo romano, che da anni studia come l’ecologia naturale e sociale influenza gli usi e la diffusione di sostanze psicoattive, spiega perché nel Medio Oriente si diffuse più la birra del vino, e come mai nelle civiltà classiche, greca e romana, accadde il contrario. O come mai il vino veniva regolarmente annacquato e vigevano regole consuetudinarie di consumo. Queste pratiche, di fatto servivano a prevenire gli effetti intossicanti di prodotti “enologicamente tutt’altro che perfetti”. La storia culturale del vino è in gran parte un’evoluzione di strategie artificiali di preparazione e consumo mirate a godere senza troppi danni dei piaceri che la selezione naturale ha nascosto nei geni di una coltivazione che non si è naturalmente evoluta per soddisfare i gusti o le debolezze umane...

Pamela C. Ronald e Raoul W. Adamchak, “Tomorrow’s Table. Organic Farming, Genetics and the Future of Food”, Oxford University Press, NewYork, pagg. 208, s.i.p.;

Dario Bressanini, “Ogm tra realtà e leggenda. Chi ha paura degli organismi geneticamente modificati?”, Zanichelli, Bologna, pagg. 224, € 11,80;

Paolo Nencini, “Ubriachezza e sobrietà nel mondo antico. Alle radici del bere moderno”, Muzzio, Bologna, pagg. 334, € 22,00.

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