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Il Sole 24 Ore

VeronaFiere accelera all’estero ... Negli Stati Uniti si punta sull’edilizia con StonExpo Marmomacc a Las Vegas... Il presidente Ettore Riello: “Al via joint venture in Cina, India e Brasile per rafforzare la presenza del gruppo”... Brasile, Cina, India, Usa: non sono certo novità per VeronaFiere, che ben conosce operatori e mercati di quei paesi, ma la vera svolta sta nel fatto che, aldilà dei soliti accordi formali o dei road show promozionali, l’ente veneto ha deciso di scendere in campo in maniera diretta con una serie di joint venture e società operative. “La situazione internazionale è quella che tutti ormai ben conosciamo - dice Ettore Riello, presidente di Verona Fiere oltre che dell’omonimo storico gruppo veronese che opera nel riscaldamento e nella climatizzazione - e le Fiere hanno bisogno di lavorare al meglio per muovere i mercati e servire gli operatori. All’estero già ci siamo da tempo e con iniziative importanti, ma ora è il momento di accelerare ulteriormente su questo fronte andando a conquistare spazi che hanno un potenziale mlto grande”. Riello non nasconde che VeronaFiere ha appena chiuso un preconsuntivo decisamente positivo, il più alto per fatturato (82 milioni) tra gli enti italiani, anche se la periodicità di talune manifestazioni non permette confronti omogenei. “La nostra forza - precisa - sta nel fatto che siamo il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e siamo ai primissimi posti anche a livello europeo. Per questo abbiamo potuto contrastare la crisi in maniera più efficace. Vantiamo un know how tecnologico e strutturale molto importante ed è proprio su questo che puntiamo anche per la nostra crescita all’estero. Le aziende e gli operatori ci conoscono bene, sanno quali sono le nostre potenzialitàe sono perfettamente consapevoli del valore della promozione per sviluppare il business. E noi non manchiamo ovviamente di allargare sempre più la nostra gamma di servizi che ormai spaziano dalla formazione al marketing e che sono stati arricchiti di recente anche da una attività di monitoraggio e di tutela legale dei diritti di proprietà industriale per gli espositori”. E se “in casa” è appena stato varato un ambizioso piano industriale che punta a superare i 100 milioni di euro di fatturato nel 2014 con un allargamento e una razionalizzazione del quartiere fieristico, all’estero ci sono partite molto importanti da giocare. Come in Brasile, paese già conosciuto per il salone legato a farine e panificazione, punto di riferimento per il Marmomacc e dove con la Fiera di Vitoria sarà avviata una joint proprio nel settore dei materiali lapidei. “Se consideriamo che il Brasile si appresta ad ospitare mondiali di calcio ed Olimpiadi - commenta Riello - è facile comprendere che sviluppo potrà avere il mercato di marmi e pietre da costruzione”. Sempre i materiali lapidei saranno al centro di una più marcata presenza negli Usa, dove VeronaFiere ha siglato un accordo di co-brand con il più importante organizzatore di fiere statunitense nel settore “Costruction” per StonExpo Marmomacc a Las Vegas. Negli States, dove da tempo ormai arriva in tappa fissa annuale il tour più prestigioso dell’ente veronese, quello del Vinitaly, è poi in dirittura d’arrivo una joint nel settore wine and food sul cui contenuto viene mantenuto ancora il riserbo. Ed ancora sulla scia di Vinitaly tour, che nel 2010 oltre alle tappe ormai abituali toccherà anche Singapore, Brasile e Svezia, VeronaFiere si avvia a firmare partnership dirette nell’area cinese a partire con un primo accordo ad Hong Kong. In India, infine, dove pure il Vinitaly è di casa, l’ente ha appena creato VeronaFiere Lems India Private Ltd per organizzare eventi, workshop e soprattutto rassegne fieristiche in un mercato che registra una crescita annua del 50%. La prima iniziativa dovrebbe riguardare il settore delle tecnologie per l’agricoltura. “Anche in Cina - conclude Ettore Riello - abbiamo un obiettivo simile e stiamo studiando alcune aree ad alto tasso di sviluppo dove poter insediare una nostra società operativa”.

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