Il Sole 24 Ore

Un prosecco per l’Unesco ... Patrimoni del made in Italy... Le colline di Conegliano e Valdobbiadene potrebbero entrare nel patrimonio dell’Unesco. La proposta è del neoministro dell’Agricoltura Galan, che ottiene in un colpo due risultati: soddisfare il “genius loci” (e parte dell’ex elettorato) e promuovere al rango di patrimonio dell’umanità un distretto produttivo. Estetica ed economia insieme, bellezza paesaggistica e intraprendenza imprenditoriale a braccetto, in pieno stile Nord-Est. Sia detto senza ironia: a noi la proposta piace. Il prosecco è un piccolo, effervescente pezzetto di made in Italy. I luoghi in cui lo si produce hanno la dolcezza di certa Toscana e, perché no, meritano il bollino di tutela. A patto per che la legittima ansia di valorizzazione del territorio, via maestra della politica forza-leghista, non si scontri con qualche retaggio da strapaese. La domanda per tastare il terreno è: dove avrà sede l’eventuale comitato di tutela? Per quanto ha riguardato le Dolomiti, patrimonio Unesco già da un anno, la contesa era tra cinque capoluoghi di provincia. E si è risolta in questi giorni in una presidenza a rotazione. È il rischio del “territorio”, bellezza.