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Il Sole 24 Ore

La spinta del turismo per i lavori stagionali ... Forti richieste nonostante la stasi del settore... Turismo. Agricoltura. Ma anche grande distribuzione organizzata e Pubblica amministrazione. Con l’arrivo dell’estate riaccelera il fenomeno del lavoro stagionale. Malgrado dal punto di vista occupazionale la ripresa non si sia ancora fatta sentire, da giugno l’offerta delle aziende nell’ospitalità, nel commercio, nei servizi, e più in generale in quei settori dove non ci si ferma mai o dove è centrale la ciclicità è tornata a crescere. In Franciacorta per la vendemmia o in Sicilia a imbottigliare vino. Nello staff di animazione dei parchi divertimento sparsi per l’Italia. All’estero per un’esperienza internazionale. Ma anche in un supermercato per sostituire il personale in ferie. Le più attive sul fronte della ricerca i personale per l’estate sono le agenzie di fornitura di lavoro temporaneo, anche se ormai anche l’informalità dei social network e delle bacheche online può rappresentare una buona porta d’accesso per chi cerca un’occupazione temporanea e non si preclude la possibilità di iniziare un percorso professionale nuovo. All’inizio dell’estate, Il Sole 24 Ore del lunedì aveva segnalato oltre 6mila proposte di lavoro a tempo determinato disponibili nelle “bacheche” delle sei principali agenzie interinali (Adecco, Manpower, Gi Group, Randstad, Obiettivo Lavoro e Umana) e, a quasi due mesi di distanza, sono ancora molte le occasioni da prendere in considerazione. I profili più gettonati rimangono quelli classici, legati all’estate: animatori per i villaggi e i parchi divertimento (con stipendi mensili da 800 euro in su), personale agricolo (un vendemmiatore guadagna in media 55 euro al giorno), cassieri, inventaristi disposti a lavori serali per un compenso giornaliero di 50 euro. E poi camerieri di sala e ai piani, pizzaioli e portieri notturni. Situazione in miglioramento ma, almeno per quanto riguarda un settore così strutturalmente legato alla ciclicità stagionale come il turismo, ancora al di sotto dei livelli della scorsa estate, come tiene a sottolineare il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che ricorda: “Pur registrando a giugno un +1,3% di pernottamenti alberghieri rispetto allo stesso periodo del 2009, il primo semestre del 2010, turisticamente parlando, ha segnato un indice a crescita zero e conseguentemente l’occupazione dei nostri dipendenti ha subito da gennaio a giugno una perdita complessiva del 3 per cento”. Occhi puntati, dunque, sulla performance dell’alta stagione estiva, dai primi dati apparentemente incoraggiante. “Non è che la crisi non si senta nel turismo, ma semplicemente per noi c’è stata una crescita del 30-35% delle opportunità di lavoro nel settore, in questi primi mesi estivi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso - spiega Simona Franzetti, responsabile della divisione Ho.re.ca. di Gi Group -, e il turismo in questi mesi potrà fare da traino alla crescita dell’occupazione”. “Il riscontro del mercato - continua - rispetto all’anno scorso è stato positivo. Le professioni più richieste nel periodo estivo sono quelle per cucina, sala e piano. In generale, c’è stata una crescita della ristorazione, uno degli ambiti in cui si è registrato un maggiore incremento”. Così il turismo, in barba alla crisi, continua ad accogliere “stagionali”. “I ranghi si sono ridotti - ribadisce Marco Maggi, responsabile corporate identity di Obiettivo Lavoro - ma tengono le figure di qualità, come chef e commis di sala”. Non solo hospitality. La Coldiretti, ad esempio, ha comunicato la disponibilità di 100mila posti per lavoratori stagionali da occupare nella raccolta di frutta e verdura per tutta l’estate, fino alla vendemmia del prossimo settembre-ottobre (200mila in tutto i lavoratori temporanei del comparto). “Si tratta - spiegano dall’associazione dei coltivatori - di una buona opportunità per giovani disoccupati, ma anche per gli studenti, che possono così arrotondare il proprio bilancio sfruttando i tempi lasciati vuoti dalla pausa scolastica estiva. Anche gli extracomunitari possono accedere a questa forma di occupazione temporanea stagionale, tanto da rappresentare ormai circa il 15% della manodopera interessata”. Rispetto al passato, inoltre, è possibile per il datore di lavoro riuscire a trovare manodopera in maniera rapida e semplice con i voucher, cioè i buoni lavoro che sono stati istituiti proprio per regolarizzare le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. “La maggioranza dei parchi di divertimento - sottolinea Maurizio Crisanti, segretario di Anesv-Parchi - nei 90 giorni estivi ha un aumento del 90% dei dipendenti. Dal nostro punto di vista, con i voucher cambia in meglio l’aspetto gestionale. Pensate cosa questo può significare per grandi parchi come Gardaland e Mirabilandia, che hanno qualcosa come 1.500 addetti in più nei mesi estivi”. Nelle aree di scarso interesse turistico e senza vocazione agricola, le figure più richieste riguardano invece la grande distribuzione organizzata (Uno Holding ricerca 1.200 persone in tutt’Italia), ma anche per molte aziende del food & beverage sono in corso colloqui di selezione, sia per gli ordini sia per la produzione. “In estate - spiegano da Adecco - comincia anche la preparazione di prodotti da distribuire in autunno”...

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