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Il Sole 24 Ore

Un’equazione rende l’azienda più bio ... Sinergia tra la siciliana Tasca d’Almerita e l’Università Cattolica di Piacenza... Bottiglie meno pesanti, antiparassitari amici dell’ambiente per migliorare l’impatto sul territorio conquistando nuovi paesi... Prima mossa, controllare la qualità dell’acqua e l’impatto dei trattamenti che vengono fatti sui vitigni e sul terreno. Poi ci sono gli antiparassitari da valutare attentamente, scegliendo i prodotti a più basso impatto, oltre alla buona regola di far riposare il terreno, aspettando più di tre anni prima di reimpiantare le viti. L’elenco è lungo e riguarda tutta l’attività dell’azienda e dei fornitori, dai copertoni dei trattori fino addirittura a valutare il peso delle bottiglie, alleggerendole, anche se esteticamente l’effetto di un vetro meno spesso può essere meno elegante, per consumare meno energia nel trasporto. Non sono solo buoni principi quelli che l’azienda di vini siciliana Tasca d’Almerita ha deciso di adottare, ma una precisa formula matematica, studiata dall’Università Cattolica di Piacenza, un programma scientifico dal nome SOStain per diventare un’azienda ad impatto zero. Più ambiente e, alla lunga, anche risparmi. “Insieme all’Università creeremo un modello di sostenibiità ambientale nel settore vitivinicolo, che sarà accessibile su internet e altre aziende potranno utilizzarlo, adattandolo alla proprie realtà”, dice l’amministratore delegato, Alberto Tasca d’Almerita, che da alcuni anni ha preso in mano le redini dell’azienda, mentre il padre, Lucio, è diventato presidente. In base alle tappe indicate dal modello, l’azienda ha cominciato à realizzare la check list con il monitoraggio dell’impatto ambientale della produzione. L’ambiente è sempre stato, per lui, un impegno etico e imprenditoriale. “Il settore vitivinicolo è molto incentrato sulla tutela del paesaggio e del patrimonio agricolo”; dice Tasca d’Almerita. Ma anche tra i consumatori oggi c’è maggiore attenzione nei confronti dei prodotti di aziende che fanno dell’ambiente un valore. E gli imprenditori più lungimiranti guardano avanti. Anche la famosa etichetta di vini francese, Romanee Conti, racconta l’imprenditore siciliano, applica i principi dell’agricoltura biodinamica, nel rispetto della natura e della salute. Ambiente, ma anche nuovi mercati, dalla Cina, all’India, alla Russia. L’azienda, con la storica tenuta di Regaleali, più le produzioni di malvasia nella tenuta di Capofaro, a Salina, e i vigneti nell’isola di Mozia, quest’anno prevede un aumento del fatturato del 6%, arrivando ad oltre 17 milioni di euro. L’Italia tiene, spiega l’amministratore delegato. Cresce molto la Germania, stanno reduperando gli Stati Uniti, la Russia. “La competizione è molto forte, ci sono pochi spazi, vanno sempre adeguate le tecniche di marketing, per rispondere alle esigenze di consumatori diversi nel mondo”, spiega Tasca d’Almerita, che sta puntando a conquistare anche i mercati di Singapore e Hong Kong.

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