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Il Sole 24 Ore

Montepulciano, “nobiltà” a rischio ... Ricorso del consorzio contro l’esclusione della dicitura “nobile” dall’elenco europeo... L’Italia del vino rischia un nuovo caso Tocai. Nel recente regolamento sull’etichettatura (il 401/10) il nome Vino Nobile, che da secoli contrassegna le bottiglie di Montepulciano (Siena), è scomparso dall’elenco delle menzioni tradizionali complementari. Si tratta della lista di nomi ed espressioni (da Amarone a Classico, da Lambiccato a Passito) a cui Bruxelles riconosce una tutela particolare nonostante non rappresentino nomi geografici (che sono invece protetti nell’ambito delle regole Ue sulle denominazioni d’origine). Per questo, il regolamento è stato impugnato dal Consorzio di tutela del Vino Nobile di Montepulciano, con un ricorso presentato al Tribunale di primo grado dell’Unione europea che andrà presto in Gazzetta ufficiale Ue. Il rischio, secondo il Consorzio di tutela, è che dietro l’apparente defaillance normativa (il Vino Nobile era invece contemplato fra le espressioni protette nel precedente regolamento Ue, il 753/2002) si offra una sponda alla Commissione europea che, a partire dal 2014, e all’insegna della trasparente informazione al consumatore, potrà razionalizzare le denominazioni europee decidendo cancellazioni ed eliminando duplicazioni. “Il timore - spiega il direttore del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Paolo Solini - è che Bruxelles intervenga a gamba tesa stravolgendo equilibri decennali come quelli che hanno consentito la convivenza, e garantito lo sviluppo, a Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo. Magari favorendo gli amici abruzzesi e penalizzando noi. Un nuovo caso Tocai in salsa, questa volta, tutta italiana. Perché in prospettiva non c’è un contenzioso con un altro paese europeo (nel caso del Tocai i produttori friulani hanno dovuto cedere la denominazione ai viticoltori ungheresi, ndr) ma solo danni per le imprese italiane. Per questo auspichiamo che il ministero delle Politiche agricole voglia assumere l’iniziativa e promuovere una soluzione evitando nuove débàcle”. Il Vino Nobile di Montepulciano è diventato Docg nel 1980, ma godeva già del riconoscimento Doc fin dal 1966. Ma la denominazione Vino Nobile era comparsa per la prima volta ufficialmente in una nota spese di Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di S. Girolamo, nel 1787. L’ipotesi di una cancellazione, inoltre, manderebbe in fumo gli investimenti (si calcola 3 milioni di euro negli ultimi dieci anni) effettuati dal Consorzio di tutela per registrare il marchio Vino Nobile fuori dell’Unione europea, dagli Usa al Giappone. Senza contare che, se passasse la linea dell’abrogazione, il vino senese, dopo secoli di nobiltà sarebbe costretto ad essere declassato a semplice Sangiovese di Toscana . A quel punto - forse - meglio “anonimo toscano”.

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