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Il Sole 24 Ore

… Una vigna compresa nel prezzo … Bene le vendite sopra 1,5 milioni di euro, soffre il mercato delle porzioni di case coloniche da 300-500mila euro… Incentivi all’acquisto nella zona del Chianti – Webcam tra i filari per controllare a distanza i campi… Sono tempi duri anche per uno dei mercati immobiliari più fortunati del nostro paese e lo dimostra una ricchezza di offerta senza precedenti.
Dai casali ai fienili, dalle porzioni di coloniche alle aziende vinicole per arrivare ai borghi interi. Nel Chianti classico storico con le piccole capitali, Radda, Gaioie (che due anni fa la rivista americana “Forbes” ha decretato il luogo più idilliaco nel quale abitare), Casteliina e le loro minuscole frazioni, e nelle località della cosiddetta “sottozona”, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, si trova in vendita ciò che si vuole, o quasi, anche se i prezzi sono, almeno apparentemente, rimasti immutati rispetto a due anni fa. Tuttavia l’appeal e la capacità di attirare turisti e investitori da tutto il mondo di questa terra ambita e abitata da vip di ogni nazione (da Roman Abramovich a Carla Fracci), restano intatti e non solo perché le richieste di abitazioni nei classici sei mesi annuali, da aprile a novembre, è ancora molto vivace soprattutto da oltrefrontiera. Una conferma arriva anche dalla recente decisione del gruppo Hilton di realizzare nel Chianti senese uno dei cinque hotel attualmente in fase di sviluppo in Italia. Con il brand Doubletree (e un contratto con la società italiana Edilgest), aprirà i battenti a giugno dei 2011, nei pressi di Monteriggioni: 97 camere (altre 23 saranno pronte nella seconda parte dei 2012), spazi congressuali, un centro benessere di mille metri quadri, un bar americano e un wine bar con una grande varietà tra le migliori etichette di rossi e bianchi da tutta l’Italia, campi da tennis e piscina all’esterno e tutto ciò che è richiesto per un cinque stelle. Il tutto circondato da un parco di sei ettari. Non tutti gli operatori del settore immobiliare sono convinti che si senta la necessità di una simile operazione in questa zona, capace di piacere per il suo carattere rustico e bucolico, ancorché in alcuni casi raffinato e di alta gamma. Tuttavia non si può negare che un buon flusso turistico, seppur congressuale, sia la premessa per un florido mercato di seconde case. “Un mercato che si sta lentamente rianimando - spiega Paolo Saturnini, per molti anni sindaco di Greve in Chianti, e ora titolare di Firenze Chianti immobiliare - anche se il molto interesse e le numerose visite si concretizzano con una frequenza ancora troppo bassa”. I prezzi restano spesso superiori ai budget disponibili “Abbiamo un portafoglio importante e completo - continua Saturnini -: grandi case coloniche, aziende agricole, borghi. Ma non incontrano la disponibilità di gran parte degli investitori. Se si cerca una casa colonica con un pezzo di terreno, difficilmente si trova qualcosa di buono e in buona posizione a un milione di euro o meno”. Nicholas Barnewitz, titolare di Casa in Toscana, ha concluso diverse transazioni negli ultimi mesi: “Gran parte delle quali con acquirenti stranieri - spiega - e tutte relative a oggetti fra 1,5 e tre milioni di euro. Quelle che non vanno in porto sono le operazioni relative alle frazioni in coloniche con piscina per budget tra i 300 e 150omila euro”. Soluzioni di alto livello, come quella proposta dal borgo di Gaiole in Chianti. “In questo caso - precisa la titolare di Borgo real estate management, Roberta Mugnaini - la particolarità consiste nella possibilità offerta ai neo- proprietari di acquisire o affittare un lotto di vigna e insieme a questo il diritto a una produzione cli bottiglie a ogni vendemmia”. E per i padroni di casa particolarmente lontani, una webcam assicura, soprattutto nei momenti clou, il controllo (quasi) diretto della piccola proprietà. A trovare consenso, e a concludere transazioni, sono le soluzioni da 50-60 metri quadri in borgo per budget che non superano i 250mila euro. Investimenti meno impegnativi e che oltretutto permettono all’acquirente di affittare facilmente l’abitazione nei momenti in cui non la occupa, con un rendimento che può arrivare a1 4% lordo. Anche se i prezzi non paiono diminuiti, comunque, insiste Nicholas Barnewitz, questo è esattamente il momento per fare affari: “Quando il proprietario è interessato a vendere, concede all’acquirente sconti che possono arrivare al 14 per cento. Se la piccola ripresa di questi giorni andrà a buon fine, questo margine di trattativa, cesserà di esistere”.

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