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Il Sole 24 Ore

… Con Saviano e Petrini a Bassano è già il 2050 … Ieri e mercoledì, a Bassano del Grappa, nelle “Bolle” realizzate nel 2004 dall’architetto Massimiliano Fuksas per la distilleria Nardini, in un Veneto sofferente per i problemi del presente, un gruppo di studiosi ha immaginato il mondo che verrà. L’ex direttore di Foreign Policy, Moisés Naim, oggi al Carnegie Endowment for Peace, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini,l’imprenditore Guido Barilla, lo storico dell’Università di Torino Miguel Gotor, lo scrittore Bill Emmott ex direttore dell’Economist, i demografi Jack Goldstone e Francesco Billan e l’architetto Luca Molinari, hanno prospettato i trend e le problematiche sociali ed economiche che ci aspettano. Con un po’ di profezia e un po’ di utopia - per usare le parole di Gotor - ma soprattutto con una buona dose di realismo.

Quelli che oggi ancora si chiamano, più per comodità giornalistica che per verità descrittiva, i paesi emergenti diventeranno il centro dell’economia mondiale. Mentre l’Europa s’interrogherà su come fornire assistenza sanitaria e pensionistica agli anziani che popoleranno le sue città, in Cina, Pakistan e Messico la futura forza lavoro sarà protagonista dei mercati mondiali e della produzione di idee. Quello del XXI secolo sarà un mondo segnato da megalopoli e nanotecnologie, dove il cibo sarà sempre di più un valore prezioso e l’acqua una risorsa scarsa. Nonni europei leggeranno il Rosario mentre giovani musulmani di Parigi, Bangkok e Miami useranno i loro iPad del futuro per scambi commerciali o per minare la democrazia dei paesi. Delle idee di Bassano del Grappa diamo notizia all’interno: ma i ricercatori, gli imprenditori, gli studenti e i laureandi presenti si sono appassionati anche agli interventi dello scrittore Roberto Saviano e del fondatore di Slow Food Carlin Petrini, raccolti in video dal direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta. Saviano ha parlato del rapporto futuro tra mafie globali ed emigrazione, Petrini dell’economia e della cultura dei campi, in un diverso rapporto tra cibo, ambiente e produzione.

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