02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Vino novello in bottiglie d’annata per i cinesi ... Sempre più novi ricci alle aste di Sotheby’s disposti a spendere migliaia di sterline per crearsi una propria cantina...Per farsi una cantina, fanno saltare il banco delle aste e innescano dinamiche sconosciute nel mercato dei vini e delle truffe. Parliamo dei cittadini cinesi che si sono abbattuti come uno tsunami sulle aste londinesi di cantine vintage, facendo il pieno, senza badare a spese. Alle aste di dicembre nove compratori su dieci erano asiatici e la nettissima maggioranza degli asiatici erano made in Beijing. “Un fenomeno - ha dichiarato Serena Suttcliffe responsabile mondiale dell’area vini per Sotheby’s - che sta cambiando le dinamiche del mercato londinese. Sono clienti che muovono ora i primi passi per allestire
cantine di alta qualità per questo sono in una fase di shopping”. Favoritissimi i grand cru di Bordeaux, da Petrus a Cahtaeau Lafite divenuti inavvicinabili per compratori europei. Una bottiglia di Lafite del 1982 è stata battuta per 2.875 sterline. Andrew Lloyd Webber, compositore e re del musical londinese andrà a Hong Kong a vendere la sua cantina e già sì parla di un prezzo attorno ai 2,5 milioni di pounds. La passione crea l’inganno e le truffe si moltiplicano. In Cina è gara per comperare le bottiglie vuote di grandissimi produttori. Un vetro d’annata, con etichetta autentica,
può costare anche 300 sterline. Non è destinato ad appassionati collezionisti, ma a ladri che riempiono le bottiglie con vini d’ordinanza e li vendono come pezzi rari ad un pubblico che per il momento agisce più sotto la spinta di una moda che sollecitato da una conoscenza autentica.
“Il pericolo è proprio questo - ha commentato Adam Bilbey responsabile delle operazioni cinesi di Berry bros and Rudd, antichi mercanti di vino in Saint James’s, a Londra - che, cioè, prevalga l’esigenza di adeguarsi alle abitudini occidentali rispetto al piacere del vino”. E lo dice un gruppo
che con la Cina fattura più della metà dell’export. Il fenomeno - sia la caccia ai vini autentici sia l’indotto della contraffazione mascherata in bottiglie vere - colpisce per la rapidità, ma era largamente prevedibile. L’affermarsi di una crescente classe media cinese pronta a gettarsi sulle mode occidentali, incrocia Londra prima delle altre capitali europee. Era accaduto con i petrodollari arabi, s’è ripetuto con quelli russi ora tocca all’opulenza cinese sfilare per le vie della capitale britannica. In modo discreto, lontano dalle ostentazioni kuwaitiane e del mondo post - sovietico, ma con identica decisione. Il vino, probabilmente, è solo l’inizio. Anche quello... finto.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su