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Il Sole 24 Ore

Nel ristorante si pasteggia a champagne ... Cenare con una bottiglia di champagne. Al posto del vino bianco o addirittura anche del rosso. Sa bene che è difficile, Ilario Iannone, amministratore delegato della filiale Pommery in Italia. Ma ha deciso di provarci e sarà la sfida del 2011:
una task force di due o tre sommelier specializzati in giro per l’Italia a convincere i ristoranti, certo quelli più blasonati, che lo champagne va portato sulla tavola dei clienti. In attesa di capire come andrà, lannone si gustai risultati ottenuti da Pommery in questi ultimi due anni, da quando ha preso in carico la filiale italiana, di cui è il numero uno. Quello di Pommer è un andamento in controtendenza rispetto al mercato. Nel nostro paese sono infatti calate le vendite di champagne anche se noi restiamo al quinto posto come consumo e al quarto, nel mondo, come fatturato, a riprova che la qualità viene messa al primo posto. Il marchio Pommery, invece, è in crescita. Dalle l70 mila bottiglie del 2008 si è passati alle 300 mila del 2009, quasi un raddoppio. Il 2010 ha superato la quota 350 mila e per il 2011 lannone si aspetta sempre un aumento di almeno il 15-18 per cento. lannone, imprenditore nel settore dell’agroalimentare, è amico personale del presidente del gruppo francese, Paul-Francois Vranken, proprietario di Pommery e di altri marchi importanti di champagne, tra cui Charles Lafitte e Heidsieck. “Vranken non era contento di come andassero le vendite in Italia e ha deciso di affidarmi la filiale”, racconta Iannone, che è socio con il 30 per cento: Prima mossa, un riposizionamento del marchio: “Le vendite erano state troppo concentrate nulla grande distribuzione. Uno svantaggio, visto che lo champagne comporta di per sé un concetto di lusso e di esclusività”. Quindi nella scorsa primavera era stato creato uno champagne speciale per l’Italia, il Pommery Noir, per le enoteche e i ristoranti. Poi è nata l’idea del Club Pommery, con tutti gli 11 prodotti del brand, con condizioni particolari per chi aderisce. E infine il legame con l’arte:
nelle cantine di Reims tutti gli anni vengono esposte opere di artisti contemporanei. Pommery Italia ha già avviato la collaborazione con l’artista Franco Scepi (è stato art director di molte aziende, oltre che scenografo e regista) per creare istallazioni permanenti sparse sul territorio.

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