02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Etichette e tracciabilità decisive nelle crisi ... Sicurezza. Il ministro Galan: il commissario Dalli ha Lodato la legge italiana “avanti di due anni rispetto al resto d’Europa”... Paradossalmente ma non troppo, la crisi della diossina in Germania spunta le armi a chi in Europa era pronto a scendere sul piede di guerra contro la legge italiana sull’etichettatura d’origine obbligatoria dei prodotti alimentari. Insomma le altrui uova e carni suine “avvelenate” hanno regalato un insperato sostegno alla nostra causa. A dirlo chiaro è il ministro Giancarlo Galan, approdato ieri a Bruxelles per la riunione dei ministri Ue dell’Agricoltura. “La Germania è stata brava nel contrastare la crisi perché ha rapidamente individuato i 4.700 allevamenti nei quali erano finiti i mangimi alla diossina. Il che dimostra una verità Sacrosanta e cioè la necessità dell’etichettatura e della tracciabilità dei prodotti alimentari”. Del resto, ha continuato il ministro, “lo stesso John Dalli, il commissario Ue alla Salute e alla protezione dei consumatori, ha affermato che la legge italiana è avanti di due anni rispetto al resto d’Europa”. Quindi, ha concluso, “sono stufo di sentirmi dire che il nostro provvedimento non passerà l’esame della Commissione Ue”. Allora tutto bene? Tutto da verificare. Prima di tutto perché quella italiana è una legge quadro che “non impone nulla” e andrà attuata dopo aver sentito sulle modalità di etichettatura tanto le singole filiere produttive quanto il parere di Bruxelles. Per questo Galan non crede che la Commissione Ue aprirà una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Certo, spiega, ci sono prodotti come la carne fresca che non presentano problemi P altri, come la conserva di pomodoro, l’etichettatura si annuncia facile. Per altri ancora, come la pasta o la carne suina, sarà invece quasi impossibile. “Se la Commissione in alcuni casi si opporrà, noi faremo comunque la nostra battaglia” conclude il ministro. Che ieri ha appoggiato le richieste di aiuti Ue, avanzate da Germania, Francia e Belgio, a favore del settore suinicolo in crisi. Per cominciare Bruxelles ha deciso di sbloccare gli aiuti all’ammasso privato.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su