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Il Sole 24 Ore

Ok Ue all’etichetta sulla carne ... Via libera dal Consiglio Agricoltura alta proposta di regolamento per L’indicazione “trasparente” del prodotto... Notificata a Bruxelles la normativa italiana - Galan: ci batteremo per l’approvazione... Doppio passo avanti per l’etichetta d’origine obbligatoria sui prodotti agroalimentari. Ieri, mentre il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, annunciava l’avvenuta notifica a Bruxelles della legge italiana, pubblicata in gazzetta ufficiale, il Consiglio dei ministri agricoli europei dava il via libera al regolamento Ue sulle informazioni alimentari ai consumatori. Il testo prevede l’estensione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per tutte le carni. Obbligo fino ad oggi limitato alle carni bovine e avicole (ma per queste ultime solo in via transitoria), e che ora interesserà anche le carni suine e ovicaprine.
Un passaggio importante anche se non definitivo, è bene sottolinearlo, quello avvenuto in sede comunitaria. Perché ora il testo approvato dovrà essere nuovamente esaminato dal Parlamento europeo nell’ambito della procedura di codecisione. Il testo votato ieri inoltre non ha recepito l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per tutti i prodotti agricoli, così come era stato chiesto in prima lettura dall’Europarlamento. Il passaggio è stato infatti stralciato dal documento finale giunto al voto dei ministri Ue. La battaglia per l’etichetta d’origine, caldeggiata in Italia soprattutto dalla Coldiretti come baluardo contro le contraffazioni che danneggiano il made in Italy, continuerà in seconda lettura dove, come ha annunciato ieri il presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, “ripresenteremo gli emendamenti sull’etichettatura obbligatoria approvati in aula a Strasburgo. Contemporaneamente - ha aggiunto - forti della legge nazionale bipartisan, andremo avanti con il lavoro comune tra le istituzioni italiane e comunitarie”. Nei prossimi giorni infatti De Castro dovrebbe incontrare i ministri della Salute e delle Politiche agricole, Fazio e Galan, “per mettere a punto insieme una strategia nazionale che possa produrre risultati efficaci in termini di etichettatura così come accaduto oggi per le carni”. Il testo votato dall’Europarlamento prevedeva infatti l’etichetta d’origine obbligatoria per tutti i prodotti freschi e per quelli trasformati ma monoprodotto (con la rilevante eccezione dunque della pasta). Nonostante il passaggio di ieri restano però i rischi di una bocciatura da parte di Bruxelles del provvedimento italiano come contrario al mercato unico, anche se Galan si è detto ottimista sul fatto che la legge italiana possa essere “accettata” da Bruxelles: “E solo questione di tempo”, ha dichiarato a margine del Consiglio Ue. “Presenteremo all’Unione europea la richiesta di etichettatura per ciascuna filiera e ci batteremo perché sia approvata” ha ribadito ieri Galan, secondo il quale a Bruxelles “al massimo potranno essere ritardate le procedure per qualche prodotto”. Il ministro ha infine confermato di voler lavorare in stretto contatto con il Parlamento europeo per una strategia comune in grado di agevolare l’approvazione della normativa italiana sull’etichetta d’origine, il cui unico difetto “è quello di aver precorso i tempi rispetto alla tabella di marcia Ue”.

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