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Il Sole 24 Ore

Lambrusco, Chianti e Nero d’Avola sul podio per quantità vendute in Italia ... In crescita solo il vino di qualità... Consumi: Settore in calo dello 0,9% nella grande distribuzione ma corsa a doppia cifra per Doc e Docg oltre i 6 euro... In Italia nei supermarket calano i consumi e le vendite di vino, crescono soltanto i vini di qualità, quelli da sei euro in su a bottiglia a cui il consumatore attribuisce un rapporto qualità prezzo favorevole; un criterio che sembra guidare il consumatore anche nella scelta delle bollicine: l’anno scorso lo champagne è crollato di oltre il 6% a volume e del 10% nel primo bimestre del 2011, a favore di spumante e prosecco. Più in dettaglio, nel 2010 le vendite del vino confezionato (in bottiglia, da tavola e a denominazione d’origine, e in brick) sono scivolate dello 0,9% a volume e aumentate dello 0,4% a valore; le vendite hanno superato gli 1,4 miliardi con 575 milioni di litri: è quanto emerge dall’indagine sulle vendite di vino nella grande distribuzione realizzata da SymphonyIri Group che verrà presentata a Vinitaly, la fiera specializzata che si svolgerà a Verona dal 7 all’11 aprile. Crescono, invece, le vendite delle bottiglie da 0,75 litri a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che aumentano del 2,3% a volume e del 3% a valore. Ancor più significativo l’aumento delle vendite delle bottiglie a denominazione d’origine della fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a seguo un +11,2% a volume e +0,8% a valore. Secondo un’indagine di Nomisma-Fedagri, negli ultimi 30 anni il consumo procapite di vino è crollato del 30% a meno di 25 milioni di ettolitri. Ognuno di noi consuma poco più di 40 litri di vino all’anno rispetto agli oltre 6o diventi anni fa. “Si tratta - interviene Virgilio Romano, client services director di SymphonyIri Group - di una battuta d’arresto rispetto alle speranze di fine 2009, ma lo scenario congiunturale era sfavorevole. Va sottolineata, tuttavia, l’ottima performance dei vini a denominazione d’origine, specie quelli di fascia alta e il fatto che gli italiani acquistano sempre più il vino di qualità nella distribuzione moderna”. La Gdo, veicola il 60% delle vendite totali divino. Quanto alle bollicine ingenerale, nel 2010 le vendite sono aumentate dello 0,3% in volume e dello 0,1% in valore. Meglio però il primo bimestre 2011 con un +2,7% a volume e +2,3% a valore. In questo inizio d’anno lo champagne è ancora più “sgasato”: perde il 10% a volume mentre risultano più frizzanti il Classico italiano (+1,7%) e lo Charmat secco (+6,3%). “I dati si spiegano in parte - aggiunge Romano - con una coda natali- zia più lunga di quella dello scorso anno. Il solo mese di dicembre mostra un dato a volume del -3,1% che contrasta con la crescita del primo bimestre 2011. Questo però va preso con cautela per spiegare un possibile trend 2011”. Nella classifica delle vendite stilata da SymphonyIri Group, svettano Lambrusco e Chianti. Il Chianti vende di più a valore (più di 54 milioni) e il Lambrusco si consuma di più a volume (oltre 14 milioni di litri). Nella classifica dei vini a maggior tasso di crescita, primeggia il Pignoletto con +24,8% (si veda altro articolo in pagina), seguito dal “multiregionale” Syrah (+18,7%) e dal siciliano Inzolia (+16%).

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